Il performance marketing può aiutarti a controllare i risultati delle tue campagne per intervenire e ottimizzarle. Scopri come utilizzare canali, obiettivi e KPI per vincere la sfida della rivoluzione digitale.
Quante volte ti capita di aver paura di investire nella promozione digitale della tua attività perché pensi di non poter controllare, o intervenire, sulle dinamiche costo/risultato e, quindi, sprecare il tuo budget? Il performance marketing ti permette di costruire la tua strategia e migliorarla man mano, scegliendo quali canali utilizzare in base a target, obiettivi e budget, monitorando costantemente i KPI per capire se stai raggiungendo i risultati prefissati.
Per aiutarti a sfruttare tutti i vantaggi del Performance Marketing abbiamo raccolto le best practice da cui partire per rinnovare la tua strategia digital.
Comincia oggi a trasfomare la tua azienda con la pillola video che abbiamo dedicato a questa pratica rivoluzionaria!
Definisci gli obiettivi
Prima di iniziare a “investire” e attendere che i risultati sperati “arrivino”, il performance marketing richiede una buona capacità analitica e una certa dose di auto-consapevolezza. Il punto di partenza deve, quindi, valutare i risultati che si vogliono ottenere in base al budget disponibile e all’analisi dei dati della propria piattaforma tramite gli strumenti di web analytics.
A ogni obiettivo, infatti, corrisponde una azione differente. Per facilitarti il compito, abbiamo riassunto i campi di azione su cui si concentra il Performance Marketing:
- La Brand Awareness è lo strumento giusto per la diffusione del tuo marchio e punta a un pubblico con un target più ampio;
- La Lead Generation riguarda la possibilità di raggiungere nuovi contatti interessati al tuo prodotto/servizio (come se fosse una raccolta dati mirata);
- Il Traffic generation & Sales si concentra sugli utenti interessati dall’attività di promozione alla pagina di destinazione prescelta (home o altra pagina specifica del sito, piattaforma…)
Utilizza le leve giuste
Una volta definiti gli obiettivi è necessario scegliere gli strumenti (le ‘leve’) sui quali vuoi – e puoi – investire. Anche in questo caso la scelta dipende da che tipo di risultato vuoi ottenere e quali utenti vuoi coinvolgere. Le principali leve sono:
- Email e Sms, se hai bisogno di destinatari altamente profilati;
- Display & Social, ottimizza le inserzioni e necessita l’analisi sul posizionamento e privilegia la creatività del messaggio;
- Retargeting, coinvolge utenti con chi ha già interagito con la tua attività online e ne permette la fidelizzazione;
- Landing Page, è uno strumento utile che richiede una struttura concisa e accattivante che promuove un’offerta specifica e raccoglie contatti con form personalizzati.
Non perdere di vista il target che hai scelto e ricordati che non esiste una formula magica: il mix di canali da utilizzare per i propri obiettivi può essere ri-modulato ogni volta, anche sulla base delle performance ottenute.
Considera i KPI
Come detto la grande potenzialità del Perfomance Marketing è la possibilità di modificare la propria campagna in qualunque momento. Per poter sfruttare questa capacità dovrai saper interpretare i Key Perfomance Indicator (KPI), gli indicatori di performance che ti aiuteranno a capire se la strategia sta funzionando.
I KPI sono numerosi e ognuno ti permette di visionare l’andamento della campagna in base ai target che vuoi raggiungere. Abbiamo riassunto i principali qui:
- Open Rate (OR) indica il numero di volte in cui la tua email è stata aperta rispetto al numero di persone a cui è stata inviata;
- Click-Through Rate (CTR) conteggia il numero di volte in cui vengono cliccati i link che hai inserito nelle pagine e/o nelle email;
- Lead Rate (LR) valuta il rapporto tra gli utenti che atterranno in landing e quelli che effettivamente lasciano i propri dati, trasformandosi in potenziali “lead”;
- Conversion Rate (CR), calcola la percentuale delle lead che si trasformano in clienti;
- Cost per Acquisition (CPA), ti consente di sapere quanto hai pagato per un determinato risultato (click? Interazione? Conversione?);
- Customer Lifetime Value (CLV), è fondamentale per capire se il cliente continuerà a sceglierti, o se invece non sei riuscito a creare un rapporto duraturo nel tempo, quindi a “fidelizzarlo”;
- Return on Advertising Spend (ROAS) stima il rapporto fra quanto è stato speso per la campagna pubblicitaria e quanto è il ritorno effettivo dell’investimento.
Per aiutarti a vedere come, nel concreto, si applicano questi KPI, nella nostra video-pillola troverai alcuni utili esempi!
E ora… non farti spaventare dal cambiamento
Forse il performance marketing con tutti i suoi canali, obiettivi e KPI da monitorare, non è la soluzione a cui hai sempre fatto ricorso per promuovere la tua attività. Ma il punto è proprio questo: adattarti ai cambiamenti trovando sempre nuovi strumenti per migliorare le tue strategie e aiutare il tuo business a diventare più competitivo.
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