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  • 03 aprile 2024
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AI Act: approvazione dell’UE. Rischi e opportunità

L’Europa è la prima entità a dotarsi di un impianto giuridico a tema intelligenza artificiale. I primi divieti entreranno in vigore entro fine anno

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Il 13 marzo 2024 è una data storica. Da quel giorno l’Unione Europa si è ufficialmente dotata di una legislazione in tema di intelligenza artificiale con un approccio basato sui rischi.

Perché è stato creato l’AI Act

L’AI Act è il primo quadro giuridico completo sull’intelligenza artificiale a livello mondiale. L’obiettivo delle nuove norme è promuovere un’AI affidabile in Europa, garantendo il rispetto di diritti fondamentali, sicurezza e principi etici, affrontando i rischi di modelli di AI molto potenti.

L’avvento dell’AI avrà un grande impatto su istituzioni, imprese e persone in quanto è una vera e propria rivoluzione industriale. Il suo impatto sarà trasversale su tutte le industrie. L’intelligenza artificiale si configura quindi come un perno intorno al quale interagiscono i fattori di produzione: capitale umano, risorse finanziarie e macchinari. Secondo uno studio del Parlamento europeo del 2023 l’intelligenza artificiale farà sorgere una nuova generazione di prodotti e servizi che secondo le stime porterà a un aumento stimato della produttività fino al 37%. Inoltre, se applicata ai servizi pubblici, può contenere i costi e contribuire alla riduzione delle emissioni globali di gas serra fra l’1,5% e il 4%.

Ma non tutto è oro ciò che luccica. Secondo lo studio, il 14% dei posti di lavoro nei Paesi OCSE sono automatizzabili e il 32% dovrebbe affrontare dei cambiamenti sostanziali. Anche se ne verranno creati altri e migliori, è cruciale un’adeguata formazione affinché i disoccupati possano accedervi e affinché ci sia una forza lavoro qualificata a lungo termine.

In sostanza, attraverso l’impianto legislativo, l’intento dell’AI Act è di promuovere la fiducia presso i cittadini europei di ciò che l’intelligenza artificiale ha da offrire. Infatti, mentre la maggior parte dei sistemi di AI comporta rischi limitati o nulli e può contribuire a risolvere molte sfide del nostro tempo, alcuni sistemi di intelligenza artificiale creano rischi per le persone e le democrazie e vanno quindi normati per evitare risultati indesiderati.

Requisiti e obblighi

Il regolamento mira a fornire a sviluppatori e a utilizzatori dell’intelligenza artificiale, requisiti e obblighi per usi specifici. Fra gli obiettivi c’è anche la riduzione degli oneri amministrativi e finanziari per le imprese, in particolare per le piccole e medie imprese (PMI).

All’interno della Commissione Europea è stato inoltre istituito l’AI Office europeo per supportare l’implementazione dell’AI Act, fornendo orientamenti e linee guida, facilitando l’armonizzazione delle norme sull’IA, promuovendo la collaborazione tra vari attori sia pubblici sia privati e sostenendo un approccio etico e responsabile all’intelligenza artificiale.

l’AI Act entrata in vigore in tutti i paesi dell’UE

Prima dell’estate ci saranno due ulteriori passaggi approvativi, nel Parlamento e poi nel Consiglio dell’Unione Europea, prima che la legge sia a tutti gli effetti approvata e successivamente applicata a tutti i soggetti operanti nei Paesi UE.

Nello specifico, la legge sull’AI:

entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale;

– sarà pienamente applicabile 2 anni dopo.

Con alcune eccezioni:

– i divieti entreranno in vigore dopo sei mesi

– dopo 9 mesi devono essere finalizzati i codici di pratica per i sistemi GPAI (general purpose AI)

– le regole di governance e gli obblighi per i fornitori di modelli di IA di carattere generale diventeranno applicabili dopo 12 mesi

dopo 18 mesi la Commissione Europea adotterà un atto di esecuzione sul monitoraggio post-commercializzazione dei sistemi di IA. Inoltre, entro questo termine saranno emesse linee guida per l’implementazione dei requisiti per i sistemi di IA ad alto rischio, con un elenco di esempi pratici di casi d’uso

– le norme per i sistemi di IA, integrati nei prodotti regolamentati o per la prevenzione di alcuni crimini (es. terrorismo, traffico di esseri umani, rapimenti, crimini ambientali, omicidi, traffico di armi, munizioni ed esplosivi), si applicheranno dopo 36 mesi.

La legge sull’intelligenza artificiale fa parte di un pacchetto più ampio di misure politiche a sostegno dello sviluppo di un’intelligenza artificiale affidabile, che comprende anche il pacchetto sull’innovazione dell’intelligenza artificiale e una iniziativa volontaria per supportare l’adozione dell’AI Act e conformarsi in anticipo agli obblighi chiave della legge sull’AI (AI Pact). Insieme, queste misure garantiranno la sicurezza e i diritti fondamentali delle persone e delle imprese quando si tratta di intelligenza artificiale, promuovendo investimenti e innovazione nel campo dell’IA in tutta l’UE.

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