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  • 04 aprile 2024
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Definizione di PMI: nuove soglie dimensionali dall’UE nel 2024

La Direttiva (UE) 2023/2775 del 21 dicembre 2023 stabilisce nuovi parametri per la classificazione delle imprese. Gli stati Membri dovranno adeguarsi entro il 24 dicembre 2024.

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La Direttiva (UE) 2023/2775 del 21 dicembre 2023 apporta modifiche importanti ai criteri dimensionali per PMI in risposta all’inflazione registrata nel 2021 e nel 2022.

Infatti, l’UE ha preso atto dell’effetto legato alla crescita dei prezzi ai fini della classificazione dello stato patrimoniale e i ricavi sono stati adeguati nella misura del 25%.

Gli Stati membri sono tenuti a adottare queste nuove disposizioni entro il 24 dicembre 2024, comunicando tempestivamente alla Commissione Europea le misure che influenzeranno gli esercizi finanziari a partire dal 1° gennaio 2024. L’effettiva implementazione di tali norme avverrà successivamente al recepimento nazionale della Direttiva.

La nuova definizione per le dimensioni delle imprese

La Direttiva (UE) 2023/2775 stabilisce parametri rinnovati per la classificazione delle imprese in base alle dimensioni:

Microimprese:

-Totale dello stato patrimoniale: 450.000 euro (ex 350.000 euro).

-Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 900.000 euro (ex 700.000 euro).

-Numero medio dei dipendenti durante l’esercizio: fino a 10.

Piccole Imprese:

-Totale dello stato patrimoniale: 5.000.000 euro (ex 4.000.000 euro)

-Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 10.000.000 euro (ex 8.000.000 euro).

-Numero medio dei dipendenti durante l’esercizio: fino a 50.

-Gli Stati membri possono optare per soglie superiori, ma non oltre i 7.500.000 euro (ex 6.000.000 euro) per lo stato patrimoniale e i 15.000.000 euro (ex 12.000.000.000 euro) per i ricavi netti delle vendite e delle prestazioni.

Medie Imprese (non rientranti nelle categorie precedenti):

-Totale dello stato patrimoniale: 25.000.000 euro (ex 20.000.000).

-Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: 50.000.000 euro (ex 40.000.000 euro).

-Numero medio dei dipendenti durante l’esercizio: fino a 250.

Grandi Imprese (superando almeno due dei tre criteri sotto):

-Totale dello stato patrimoniale: oltre 25.000.000 euro (ex 20.000.000 euro).

-Ricavi netti delle vendite e delle prestazioni: oltre 50.000.000 euro (ex 40.000.000 euro)

-Numero medio dei dipendenti durante l’esercizio: oltre 250.

La conformità a questi nuovi parametri determinerà un nuovo panorama imprenditoriale all’interno dell’Unione Europea.

Gli obiettivi della nuova Direttiva europea

La Commissione è intervenuta adeguando le soglie di cui all’art. 3, par. 1-7 della direttiva 2013/34/UE, aumentandole del 25% e arrotondandole per approssimazione.

In base alle dimensioni aziendali le imprese hanno la possibilità di accedere a incentivi pubblici, aiuti di Stato e contributi nell’ambito di strumenti e bandi di finanza agevolata.

Molte aziende si chiedono infatti: sono una piccola o media impresa? La risposta non è sempre immediata. Il primo passo per ottenere la qualifica di PMI è infatti quella di essere considerati un’impresa anche agli occhi della UE.

Oltre a ciò, la nuova Direttiva, variando i criteri dimensionali applicabili alle microimprese e alle imprese di diverse dimensioni, definisce nuovi obblighi di comunicazione applicabili nel settore della contabilità.

Il recepimento della Direttiva europea nei paesi membri

Ai fini del recepimento delle nuove disposizioni comunitarie la Direttiva dispone che gli Stati membri debbano provvedere a far entrare in vigore le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie entro e non oltre il 24.12.2024, applicando le nuove disposizioni recepite agli esercizi finanziari che hanno inizio il 1.01.2024 o in data successiva, pur consentendo, in deroga, agli Stati membri di permettere alle imprese di applicare le nuove disposizioni per gli esercizi aventi inizio il 1.01.2023 o in data successiva.

Conclusioni

La revisione dei criteri dimensionali è stata una risposta necessaria all’andamento inflazionistico degli ultimi anni. Tali aggiustamenti sono fondamentali per adattare le regolamentazioni alle condizioni economiche attuali, offrendo alle imprese la flessibilità necessaria per operare in modo efficiente e adempiere agli obblighi normativi. L’auspicio è che gli Stati membri recepiscano prontamente queste modifiche per garantire un ambiente più favorevole alle PMI, fondamentali per la crescita economica complessiva.

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