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  • 19 aprile 2023
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I dati Cerved per realizzare la Città dei 15 Minuti

Un'idea di urbanizzazione con servizi di vicinanza, più inclusiva e sostenibile è la Città dei 15 minuti. La suite di dati Cerved è un fattore centrale per realizzarla.

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Il tema della vivibilità delle Città è da sempre centrale. Lo sviluppo economico tumultuoso degli ultimi due secoli, asservito esclusivamente alle esigenze produttive, ha spesso lasciato da parte la doverosa attenzione alla salvaguardia dell’ambiente, alla vivibilità dei luoghi, alla salute e al benessere delle comunità.
Solo negli ultimi decenni la consapevolezza di queste mancanze, e la ricerca di un modello di sviluppo più sostenibile e rispettoso dell’uomo e del pianeta, hanno portato questi temi prima sui tavoli istituzionali e poi, grazie alla crescente sensibilità ambientale, nel nostro vivere quotidiano.

Nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile varata nel 2015 dall’ONU c’è uno specifico obiettivo, l’undicesimo, che riguarda la vivibilità delle città e recita: “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili” e più nello specifico ambisce a “potenziare, entro il 2030, un’urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano partecipativo, integrato e sostenibile” al fine di “mantenere i centri urbani come luoghi di lavoro e prosperità, e che allo stesso tempo non danneggino il territorio e le risorse. Le sfide poste dall’ambiente urbano includono il traffico, la mancanza di fondi per fornire i servizi di base, la scarsità di alloggi adeguati, il degrado delle infrastrutture”.

Anche la recente Pandemia di COVID-19, che ha portato con sè restrizioni alla mobilità e all’accesso ai servizi, con la “forzata riscoperta” del proprio quartiere, ne ha messo in evidenza le criticità rafforzando l’idea che servano nuove prospettive urbanistiche per avere città più resilienti alle crisi, vivibili, sane e sicure, insieme a comunità più coese, inclusive e solidali.

La crono urbanistica

In questo contesto è tornato in auge il concetto di crono-urbanistica. Alla base di tale idea c’è la progettazione di centri urbani in modo che gli abitanti possano accedere a tutto quello di cui hanno bisogno in un tempo massimo di 15 minuti da casa, percorsi a piedi o con mezzi di mobilità sostenibile. L’obiettivo è di far rivivere socialmente ed economicamente anche i luoghi non centrali, ridurre gli spostamenti delle persone, favorire il nearworking/smart working, far crescere l’attaccamento al luogo, la sostenibilità e il decentramento dei servizi verso un modello policentrico. Tutto questo con benefici evidenti per la qualità della vita e la coesione sociale dei quartieri.

È in questa cornice che si inserisce l’idea di Città dei 15 Minuti. Tale concetto, proposto già nel 2016 da Carlos Moreno, professore di urbanistica alla Sorbona, delinea con maggior sistematicità l’idea di crono-urbanistica che prevede l’accessibilità in 15 minuti da casa (1 km a piedi, 3 km in bicicletta) delle seguenti 6 funzioni urbane e sociali essenziali: Vita, Lavoro, Commercio, Salute, Istruzione, Intrattenimento. Inoltre, il livello di accessibilità deve essere valutato in termini di Prossimità (vicinanza fisica), Densità (in rapporto agli abitanti, ai territori o ai fabbisogni), Diversità (il giusto mix per coprire le esigenze). Un ulteriore livello di accesso ai servizi da considerare è l’Ubiquità, ovvero la Digitalizzazione quale abilitatore primo dell’accesso a servizi non localizzabili (in primis quelli delle cosiddette Smart Cities).

Negli ultimi anni molte città stanno basando le loro progettualità di sviluppo proprio su questi concetti: nel mondo Parigi, Barcellona, Copenaghen, Shangai, Melbourne. E in Italia lo stanno facendo Roma, Milano e anche altre città più piccole.

La suite Cerved per la Città dei 15 Minuti

Saper valutare un territorio sulla base di questi concetti, basandosi su dati oggettivi, risulta strategico, sia per conoscere eventuali gap da colmare, sia per prevedere l’impatto degli interventi che si possano mettere in campo per colmarli.

Cerved offre una suite di Score che permette di misurare la reale aderenza dei territori a questi nuovi paradigmi urbanistici.

La suite si compone di 6 score tematici 0-100 su cella censuaria, uno per ciascuna delle funzioni urbanistiche e sociali essenziali:

1) Score Living: valuta la qualità dell’abitare nella immediata prossimità della cella censuaria valutata (250m) tenendo conto della qualità del costruito, della presenza dei servizi utili alla vita quotidiana, della densità abitativa territoriale e dell’affollamento medio nelle abitazioni.

2) Score Working: valuta la disponibilità di posti di lavoro entro il raggio di 1 km dalla cella in valutazione, considerando gli addetti presenti e la diversità dei settori delle imprese ivi presenti con sede o unità locali operative

3) Score Commerce: valuta la disponibilità di attività di commercio al dettaglio entro il raggio di 1 km dalla cella in valutazione, considerandone le sedi e le unità locali operative e tenendo conto della diversità dei settori economici da queste coperti.

4) Score HealthCare: valuta la disponibilità di servizi legati al benessere socio-sanitario nel raggio di 3 km, considerando la presenza di strutture sanitarie di emergenza e di ricovero pubbliche e private, di medici di base e specialisti, farmacie, parafarmacie e aziende iscritte alla CCIAA e non con attività economica legata all’assistenza sociale, volontariato sociale, e attività di pratica sportiva.

5) Score Education: valuta la disponibilità di servizi legati all’educazione: in particolare si valuta la densità rispetto agli abitanti di scuole del primo ciclo (primaria e secondaria di primo grado) entro il raggio di 1km , e su un raggio di 3km la presenza quella di scuole secondarie di secondo grado o altre forme di istruzione e attività economiche connesse.

6) Score Entertainment: valuta la disponibilità di servizi legati all’intrattenimento entro un raggio di 3 km. In particolare, si valutano la presenza di attività relativa ad arte/cultura, ricreative e di intrattenimento, ed attività di ristorazione e enogastronomia, rapportate alla popolazione dell’area.

E uno score di sintesi su cella censuaria denominato Score Città dei 15 Minuti, che racchiude in un unico valore 0-100 il contributo di tutti e 6 gli score tematici.

Attraverso questi score è possibile fare analisi comparate di quartieri/città per valutare con oggettività punti di forza e di debolezza rispetto alle direttrici di analisi identificate, siano esse legate a temi specifici, sia dal punto di vista aderenza complessiva alla filosofia della città dei 15 minuti.

Esempio: Provincia di Milano – Score Città 15 Minuti e Score Tematici
Esempio: Comuni a Confronto – Milano vs Roma
Esempio: Quartieri di Milano a Confronto – Quarto Oggiaro vs Lambrate

L’utilità dello score

Sono molteplici gli utilizzi di questi score, sia per valutazioni tematiche puntuali, sia per valutazioni di aderenza complessiva ai concetti della Città dei 15 Minuti.

Questi score sono un utile strumento di supporto ai decisori pubblici di Amministrazioni Locali o dell’Amministrazione Centrale, in quanto permettono una visione servizio centrica della Pianificazione urbanistica e di quella territoriale/infrastrutturale/sanitaria.

Permettono di veicolare consapevolmente contributi pubblici in zone di manifesta e oggettiva carenza, e di calcolarne l’impatto sia per l’effetto del miglioramento del livello di servizio del territorio, ma che sui cittadini che ne beneficiano.

Possono trovare un utile aiuto in questi score anche:

– le Aziende che vogliano insediarsi con consapevolezza in un territorio

– i cittadini che vogliano scegliere dove acquistare casa

Aiutiamo il Paese … a rendere le città più vivibili e i cittadini più felici