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  • 12 febbraio 2024
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Metodologia Agile: dalla “Paura del conflitto” al “Conflitto buono”

Come gestire il conflitto all’interno di un gruppo di lavoro per aiutarlo a trovare soluzioni di miglioramento e innovazione. Esempi di pratiche Agile.

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Già nel primo articolo abbiamo parlato di approccio agile e delle 5 disfunzioni dei Team descritte da Patrick Lencioni. Nel secondo ci siamo concentrati sulla base della piramide delle disfunzioni, il vero e proprio fondamento di ogni problema: l’assenza di fiducia.

Continuiamo il nostro viaggio attraverso le disfunzioni dei team e ci addentriamo ora nella seconda tappa della piramide di Lencioni: la “paura del conflitto“.

Il conflitto: Minaccia o Opportunità?

Il conflitto, di per sé, rappresenta una situazione potenzialmente difficile all’interno di un gruppo. Tuttavia, Patrick Lencioni ci avverte che la vera minaccia si nasconde nella “Paura del conflitto”. La paura del conflitto è la tendenza a evitare le discussioni difficili o le divergenze di opinione all’interno del team. In un ambiente Agile, in cui la collaborazione e l’adattabilità sono fondamentali, questa paura può essere particolarmente dannosa. Evitare i conflitti può portare a decisioni superficiali, mancanza di impegno e finire per compromettere la qualità del lavoro.

L’Approccio Agile e la gestione costruttiva dei conflitti: il “conflitto buono”

La Metodologia Agile promuove il valore del feedback continuo e della trasparenza. Uno dei principi del Manifesto Agile ci insegna proprio che “una conversazione faccia a faccia è il modo più efficiente e più efficace per comunicare con il team ed all’interno del team”. Tuttavia, la paura del conflitto può ostacolare questo principio fondamentale. Affrontare il conflitto in modo costruttivo è essenziale per il miglioramento continuo e per la capacità del team di rispondere in modo efficace ai cambiamenti.

Introduciamo così il concetto di conflitto “Buono”. Il conflitto buono è generato da bisogni individuali collegati ad obiettivi comuni e per questo va incentivato promuovendo una comunicazione aperta e dando valore ai feedback.

Comunicazione aperta e feedback

Un elemento chiave per superare la paura del conflitto e incentivare i conflitti buoni è promuovere una cultura di comunicazione aperta e onesta. In un contesto Agile, il feedback continuo è cruciale per l’auto-organizzazione e l’auto-miglioramento del team. Incoraggiare i membri del team a esprimere le proprie opinioni e a confrontarsi apertamente può contribuire a creare un ambiente in cui il conflitto è visto come un’opportunità di crescita.

Leadership facilitatrice

I leader all’interno di un team Agile hanno il compito di facilitare la gestione dei conflitti. Devono incoraggiare la discussione aperta, garantire che tutte le voci vengano ascoltate e guidare la squadra nella ricerca di soluzioni collaborative. La leadership che valorizza i conflitti come parte integrante del processo decisionale può trasformare la paura in un motore di innovazione e progresso.

Gestire la paura del conflitto: esempi di pratiche Agile

Retrospettive: Le retrospettive sono un’opportunità per il team di riflettere con regolarità sulle esperienze passate e affrontare eventuali problemi o tensioni. Ad esempio, durante una retrospettiva, il gruppo discute apertamente di come la mancanza di confronto abbia influenzato una decisione al fine di suggerire soluzioni su come affrontare al meglio i conflitti in futuro.

Pair Programming e Mob Programming: Lavorare a coppie o in gruppi può ridurre la paura del conflitto, incoraggiando la condivisione di idee e la coesione per risolvere insieme i problemi. Ad esempio, durante una sessione di pair programming, i membri del team possono dibattere su diversi approcci tecnici, portando a una soluzione più robusta.

Allenamenti sulla gestione del conflitto: Integrare formazioni sulla gestione del conflitto può fornire alla squadra gli strumenti necessari per affrontare le divergenze in modo costruttivo. Ad esempio, potrebbero essere simulati scenari di conflitto durante un training per permettere al team di praticare la gestione efficace dei conflitti.

Coltivare la cultura dell’apprendimento anche attraverso l’errore: La promozione di una cultura dell’apprendimento attraverso l’esperienza sul campo e l’errore costituisce un passo fondamentale verso la gestione della paura del conflitto. In un ambiente in cui l’errore è considerato un’opportunità di apprendimento e miglioramento, i membri del team si sentiranno più incoraggiati a proporre nuove idee, sperimentare nuove soluzioni e innovare senza il timore del ‘dito puntato’ o dei potenziali conflitti che potrebbero insorgere in seguito agli errori commessi. 

Conclusioni

Affrontare la paura del conflitto è essenziale per la salute e la produttività di un team Agile. Trasformare il conflitto da minaccia a opportunità può portare a decisioni più robuste, soluzioni innovative incentivando un ambiente di lavoro sano e stimolante.

In Cerved abbiamo adottato con successo pratiche che favoriscono la gestione costruttiva dei conflitti all’interno dei team. In particolare, attraverso l’implementazione di strategie come il pair programming e le code review, il nostro prodotto Financial Forecast Studio (FFS) ha abbracciato la condivisione del codice e l’assunzione di responsabilità collettiva. Inoltre, le retrospettive sono diventate una consuetudine in quasi tutti i nostri progetti, offrendo un’opportunità regolare di riflessione sulle esperienze passate e di affrontare tempestivamente eventuali tensioni. In Cerved, investiamo anche nella formazione sul linguaggio inclusivo, incoraggiando un modo di comunicare privo di stereotipi e discriminazioni. Iniziative locali come il “Feedback Lab” e le “Hot chairs”, insieme a eventi di diffusione culturale come il “D&I Day”, contribuiscono a promuovere una cultura di apertura e condivisione. Queste pratiche hanno notevolmente contribuito a ridurre escalation e conflittualità, trasformando il conflitto da minaccia a opportunità per l’innovazione e il progresso.