IT, la metodologia agile è ormai indispensabile per creare prodotti digitali innovativi e di valore

La metodologia agile è stata sviluppata per la prima volta nel 2001, quando un gruppo di esperti di sviluppo software si riunì per discutere di un nuovo modo di sviluppare e che fosse più leggero, flessibile e reattivo ai cambiamenti rispetto ai modelli di sviluppo software tradizionali. 

In un mondo sempre più veloce, dove il software ha visto aumentare enormemente la propria importanza e influenza, dove la digitalizzazione ha portato cambiamenti epocali in ogni ambito, avere modelli di sviluppo software in grado di adeguarsi rapidamente, è diventato una esigenza di primaria importanza. 

Questo gruppo di esperti ha elaborato il cosiddetto Manifesto Agile per lo Sviluppo del Software, che descrive i principi fondamentali della metodologia agile, ovvero: 

– Gli individui e le interazioni più che i processi e gli strumenti. 
– Il software funzionante più che la documentazione esaustiva. 
– La collaborazione col cliente più che la negoziazione dei contratti 
– Rispondere al cambiamento più che seguire un piano. 

Da allora, le metodologie agili sono diventate sempre più popolari nel mondo dell’IT e si sono evolute in molte varianti: Scrum, Kanban, Less, Safe, Nexus ed Extreme Programming (XP), per citarne alcune. Oggi, le metodologie agili sono utilizzate in molti settori al di là dell’IT, come la produzione, il marketing e la gestione dei progetti. 

Tutte le principali aziende tecnologiche e di successo del pianeta hanno ormai un approccio ispirato a tale metodologia nei propri processi di innovazione, sviluppo software, gestione dei prodotti e del cliente. 

Cerved ha iniziato il proprio percorso di trasformazione agile all’interno della propria struttura IT nel 2013; l’esplosione dell’importanza dei dati nel mondo, la rivoluzione dei Big Data, la digital innovation, l’esigenza di avere timer-to-market sempre più sfidanti, richiedevano un cambio di velocità e una capacità di essere maggiormente adattivi per sviluppare prodotti innovativi.  

Il percorso nell’Agile è iniziato con l’avvio di due proof of concept (POC), uno basato su Scrum e un altro sull’approccio Kanban ispirato all’approccio Lean. Su due progetti complessi, di alta visibilità aziendale, si è partiti con l’approccio agile che ha visto tante persone entusiaste coinvolte con l’obiettivo di cambiare il nostro modo di lavorare, applicando un processo incrementale iterativo che ha consentito di raccogliere feedback continuamente sulla qualità e sulle funzionalità dei prodotti che stavamo costruendo, interfacciandoci con i clienti, con il business, con varie strutture aziendali. 

Sin dai primi progetti era evidente come l’approccio incrementale, la comunicazione continua con il business e l’empowerment dei team dessero un valore significativo nella creazione di prodotti o soluzioni di qualità per i clienti Cerved con un grado di soddisfazione molto più elevato nei team.   

Con l’adozione delle metodologie Agile abbiamo ottenuto un maggiore commitment dei team, una maggiore produttività grazie alla riduzione di sprechi, ricicli e cambi di requisiti, e una maggiore qualità finale dei prodotti grazie alla diluizione dei test su tutta la durata del progetto (e non solo alla fine). 

I 2 POC sono stati entrambi casi di successo e ci hanno permesso di capire che eravamo sulla strada giusta per trasformare in meglio il nostro modo di lavorare.

I principali fattori di successo sono stati: 

– La sponsorship del management dell’IT 
– Il coinvolgimento di coach preparati e autorevoli 
– Una applicazione ferrea delle metodologie 
– La passione e l’entusiasmo delle persone coinvolte 

Questi aspetti ci hanno convinto a estendere l’agile a tutta l’organizzazione IT e abbiamo capito che cambiare il mindset di Cerved e adottare nuovi modelli di lavoro era possibile, abbiamo avviato lo scaling su tutta l’organizzazione. 

Dopo quasi dieci anni di percorso Agile, oggi l’Agile è entrato nel DNA dell’IT di Cerved, tutti i processi di creazione di nuovi prodotti sono ispirati ai valori del manifesto Agile e alle relative metodologie. 

Il percorso è stato molto impegnativo: le trasformazioni agile non sono semplici e richiedono apertura mentale, voglia di imparare e mettersi in discussione, molto commitment e capacità di imparare anche dai propri errori.  

Sicuramente una delle sfide più rilevanti con cui ci siamo confrontati è stato il cambio di mindset dell’intera organizzazione. Abbiamo imparato che le organizzazioni non sono liquide, non si adattano a qualunque contesto, non si possono modellare a piacimento e anzi spesso sono molto resistenti al cambiamento.

Abbiamo imparato su noi stessi che l’organizzazione di un’azienda non si modella facilmente, un po’ come il DAS che usavamo da bambini: per poter creare un oggetto occorre una continua pressione, una cura nella manipolazione, una  costante attenzione affinché possa essere plasmato; è necessario addolcirlo continuamente (con acqua) per poterlo trasformare; e se è anche datato, è più difficile manipolarlo e applicando troppa pressione c’è anche il rischio di rottura. 

Oggi il nostro percorso Agile prosegue nell’estensione dell’approccio agile sul business e sui clienti, per poter creare nuovi prodotti innovativi per nuovi bisogni del mercato. 

Leggi qui il nostro articolo di approfondimento per saperne di più.