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  • 06 maggio 2024
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Sistema Arredamento: 2023 in calo e incognite per il 2024. Per ripartire si punta su innovazione e sostenibilità.

Sistema Arredamento: dopo il calo del 2023, quali sfide e opportunità attendono il settore nel 2024? Focus su innovazione e sostenibilità.

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Dopo un biennio di crescita eccezionale, in cui la centralità della casa aveva trainato i consumi delle famiglie, nel 2023 il Sistema Arredamento subisce una battuta d’arresto.

Nonostante l’andamento riflessivo del settore, però, ad aprile è tornato protagonista il design, grazie al Salone del Mobile di Milano che ha registrato presenze record, a conferma della vitalità e della spinta innovativa delle aziende del comparto e dell’apprezzamento del Made in Italy sui mercati internazionali.

Lo scenario 2023

Nel 2023 la produzione del Sistema Arredamento ha evidenziato un calo, dopo due anni di netta crescita dei fatturati settoriali; al positivo andamento del primo trimestre dell’anno, dovuto anche alla coda ordini del 2022 ed all’effetto prezzo scaturito dagli incrementi dei listini apportati nell’ultima parte dell’esercizio precedente, è seguito un rallentamento della domanda sia sui mercati esteri che su quello nazionale.

La contrazione sul mercato interno risulta imputabile soprattutto al depotenziamento dei meccanismi incentivanti che avevano sostenuto la crescita del settore; la riduzione del Bonus mobili (da 10.000 a 8.000 euro) e la revisione del Superbonus 110% e degli altri incentivi governativi hanno scoraggiato la domanda di beni durevoli. Anche il contesto inflattivo ha impattato negativamente sul potere d’acquisto dei consumatori, disincentivati ulteriormente dai progressivi aumenti dei prezzi di listino, e ha peggiorato il clima di fiducia.

L’export, pur attestandosi su valori decisamente superiori a quelli del 2019 e nonostante le strutturate strategie di internazionalizzazione dei player settoriali, ha evidenziato una battuta d’arresto rispetto alla crescita del biennio 2021-2022, penalizzato, tra le altre cose, dalle tensioni politiche internazionali, acuitesi nell’ultimo trimestre del 2023 con lo scoppio del conflitto in Israele. La contrazione è stata pressoché generalizzata, anche se gli specifici settori hanno registrato intensità differenti: al trend pesantemente negativo dei Materassi (-13% in valore), si è accompagnata la flessione decisa di Imbottiti (-5,1%) e arredi per Area Notte e Giorno (-4,9%) e il moderato calo delle Sedie (-3,2%). In controtendenza le Cucine, che hanno consolidato il trend dell’esercizio precedente, con esportazioni stabili.  

Le incognite per il 2024

Le previsioni per il 2024 devono necessariamente essere caute per la presenza di numerosi fattori di instabilità. Permangono incognite sui tempi e sulle modalità di risoluzione delle tensioni internazionali, con potenziali ripercussioni sulla volatilità dei costi delle materie prime.

L’andamento 2024 continuerà a risentire dell’esaurimento dei meccanismi incentivanti, in particolare dell’ulteriore riduzione del Bonus mobili (da 8.000 a 5.000 euro) e della revisione delle misure a sostegno del comparto edilizio. Si valuta anche un progressivo assestamento dei prezzi medi, dovuto sia al ridimensionamento delle dinamiche inflattive, sia alle politiche promozionali delle aziende, che tenderanno a ridurre, almeno in parte, gli incrementi effettuati nel biennio precedente; si prevede, infatti, che gli operatori settoriali, per stimolare la domanda, puntino su una scontistica più importante e sull’incremento di offerte e promozioni.

Sviluppo del sistema arredamento: design sostenibile e innovazione tecnologica

L’evoluzione del comparto Arredamento passa attraverso la crescente attenzione alla sostenibilità; sempre più diffusi l’uso di materiali riciclati, riciclabili e circolari (legname certificato FCS, vetro e alluminio con coefficienti di riciclabilità pari al 100%, materiali bio-based o provenienti da plastiche riciclate post consumo), nonché la progettazione di prodotti che utilizzano pochi componenti, con parti riutilizzabili, facilmente sostituibili e disassemblabili a fine vita.

Per conservare il vantaggio competitivo del design Made in Italy, i player settoriali stanno investendo anche in nuove tecnologie, sia per efficientare i processi ed ottimizzare i costi, che per supportare la progettazione e le strategie di marketing e comunicazione. Grandi attese per l’impatto del nuovo piano Transizione 5.0 che, come evoluzione del precedente Transizione 4.0 e grazie alle risorse provenienti dal PNRR, dovrebbe supportare l’upgrade tecnologico delle imprese.

Si delinea, inoltre, il ruolo strategico dell’AI, che supporta i progettisti, senza sostituire la creatività e l’abilità umana, e alimenta applicazioni di realtà aumentata (AR) e virtual reality (VR), che consentono agli utenti di visualizzare gli arredi nella propria casa prima di effettuarne l’acquisto. Inoltre, concorre a migliorare la shopping experience, fornendo raccomandazioni personalizzate ai potenziali acquirenti, e a perfezionare il servizio al cliente, garantendo assistenza clienti 24/7 tramite chatbot intelligenti.

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