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  • 01 luglio 2024
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Valvole per impiantistica civile: una strada lastricata di buone intenzioni

Domanda nazionale ed estera attualmente in flessione, ma nel lungo periodo potrà fare la differenza l’importanza del settore nella fornitura di componenti per filiere al centro delle strategie di transizione energetica.

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Domanda nazionale ed estera attualmente in flessione, ma nel lungo periodo potrà fare la differenza l’importanza del settore nella fornitura di componenti per filiere al centro delle strategie di transizione energetica del patrimonio edilizio e di salvaguardia della risorsa idrica. L’innovazione di prodotto sosterrà la competitività degli operatori italiani nel contesto globale e nel rispetto dei traguardi normativi.

Nel 2023 la produzione nazionale di valvole per impianti civili è pari a circa 2 miliardi di euro, con un calo del 4%, penalizzata dalla contrazione della domanda. Nonostante l’attenuazione dell’inflazione e la tendenza riflessiva dei costi delle materie prime, i prezzi medi sono rimasti sostenuti per la necessità di smaltire prodotti realizzati prima che le quotazioni iniziassero a scendere. In Italia si producono principalmente valvole per sistemi di riscaldamento e condizionamento, seguite da valvole per impianti idrici. Secondario il ruolo di altri impieghi come la distribuzione del gas.

Valvole per impiantistica civile: import/export

Oltre il 65% della produzione è destinato ai mercati esteri, anch’essi contraddistinti da un trend negativo (-3%), complice il peggioramento macroeconomico a livello internazionale che ha coinvolto soprattutto l’Europa, primo mercato di sbocco per il valvolame italiano. D’altro canto, aree di rilievo per la domanda come gli Stati Uniti hanno evidenziato una buona tenuta.

Contenuto il ruolo delle importazioni, costituite per circa un terzo da prodotti realizzati in Germania, e per quasi un quarto da materiale di provenienza cinese.

Andamento della domanda interna

La domanda interna ha evidenziato una contrazione più significativa di quella estera, per via della battuta d’arresto degli investimenti edilizi dopo la revisione del Superbonus 110%, che ha disincentivato l’attivazione di nuovi cantieri. Il buon andamento degli investimenti pubblici, tra cui quelli legati al rinnovamento delle infrastrutture idriche nazionali nell’ambito del PNRR, non è stato sufficiente per bilanciare le perdite.

Un’inversione di tendenza è attesa solo nel lungo periodo, con il concretizzarsi di opportunità consistenti per le applicazioni legate al risparmio idrico ed energetico e al passaggio a fonti di energia alternative, anche a seguito delle recenti novità contenute nella direttiva europea Case Green, che prevede traguardi di efficientamento energetico degli immobili con un orizzonte temporale che si estende fino al 2050 e che coinvolge gli edifici esistenti, le nuove costruzioni, l’edilizia pubblica ed il residenziale privato.

Valvole per impiantistica civile: quali prospettive?

L’innovazione di prodotto, leva strategica per mantenere il posizionamento consolidato del valvolame italiano nel panorama competitivo nazionale ed internazionale, dovrà fare i conti con un inquadramento normativo soggetto a mutamenti continui, come testimonia l’introduzione di nuovi standard di igiene per i prodotti a contatto con l’acqua potabile annunciata dalla Commissione Europea ad inizio 2024 e che avrà effetto già a partire dal 31 dicembre 2026.

La nuova regolamentazione favorirà le imprese da tempo impegnate nello sviluppo di prodotti, materiali e processi produttivi con minore impiego di piombo, ma potrà costituire una criticità per gli operatori che non hanno ancora avviato tale percorso, che richiede tempistiche lunghe ed ingenti investimenti in R&S e negli impianti produttivi.

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