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11 novembre 2025

Incentivi per l’autoproduzione di energia da FER nel mezzogiorno

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Incentivi per l’autoproduzione di energia da FER nel mezzogiorno


Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha emanato un nuovo bando da 262 milioni di euro destinato alle imprese del mezzogiorno per la realizzazione di progetti finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.

A chi si rivolge

L’iniziativa si rivolge alle imprese di qualsiasi dimensione, incluse le reti di impresa dotate di personalità giuridica, che alla data di presentazione della domanda:

  • siano regolarmente costituite e iscritte come attive al Registro delle Imprese
  • si trovino in regime di contabilità ordinaria e dispongano di almeno un bilancio approvato e depositato presso il Registro delle Imprese, o di almeno una dichiarazione dei redditi presentata per le imprese individuali e le società di persona
  • sono in regola con il DURC
  • sono in regola con l’adempimento relativo all’obbligo di stipula di contratti assicurativi a copertura dei danni.

Sono escluse le imprese che operano nel settore carbonifero e della produzione primaria di prodotti agricoli e della pesca e dell’acquacoltura.

Investimenti e spese ammissibili

La misura è finalizzata a rafforzare la competitività del sistema produttivo e ad accelerare la transizione ecologica delle imprese del mezzogiorno.

Sono pertanto agevolabili i progetti di investimento volti alla produzione di energia da fonti rinnovabili, destinata all’autoconsumo, mediante l’installazione di:

a) impianto fotovoltaico e/o termo-fotovoltaico, per autoconsumo immediato di potenza nominale compreso tra 10 kW e 1.000 Kw

b) eventuale sistema di stoccaggio elettrochimico dell’energia elettrica dietro il contatore (behind-the-meter), ai fini della possibilità di autoconsumo differito.

Il progetto:

  • può prevedere l’installazione combinata dei due sistemi (impianto fotovoltaico e sistema di stoccaggio) ma non anche la sola installazione dei sistemi di stoccaggio dell’energia;
  • deve riguardare una sola unità produttiva localizzata in aree industriali, produttive o artigianali dei Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti delle seguenti regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
  • deve essere avviato dopo la presentazione della domanda di agevolazione e ultimato entro 18 mesi dalla data del provvedimento di ammissione alle agevolazioni
  • essere supportato da una relazione tecnica asseverata da un professionista abilitato.

Per la realizzazione del progetto sono ammissibili le spese, sostenute a partire dalla presentazione della domanda di agevolazione, funzionali alla realizzazione degli impianti: immobilizzazioni materiali, attrezzature, spese di trasporto e installazione.

In cosa consiste l’agevolazione

A fronte degli investimenti realizzati è concesso un contributo in conto impianti calcolato in percentuale sulle spese ammissibili e di intensità variabile a seconda della dimensione dell’impresa beneficiaria e dell’investimento realizzato.

L’importo del contributo varia da un minimo del 28% fino ad un massimo del 63% delle spese ammissibili.

Il contributo, erogato in regime di esenzione, non è cumulabile con altri aiuti di stato.

Quando è possibile presentare domanda

Le domande di agevolazione devono essere presentate in via esclusivamente telematica utilizzando la piattaforma informatica nel sito web del GSE, a decorrere dalle ore 10:00 del giorno 03/12/2025 e fino alle ore 10:00 del giorno 03/03/2026.


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