Cerved
  • ITA
Homepage/Finanza Agevolata/Innovazione digitale/Voucher Cloud e Cyber Security: il nuovo incentivo dal 2026

03 dicembre 2025

Voucher Cloud e Cyber Security: il nuovo incentivo dal 2026

Condividi:

Voucher Cloud e Cyber Security: il nuovo incentivo dal 2026


Il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha approvato il bando “Voucher Cloud e Cyber Security” finalizzato a favorire la transizione digitale e lo sviluppo di tecnologie avanzate delle imprese e dei lavoratori autonomi mediante rinnovamento delle proprie dotazioni tecnologiche.

Beneficiari

Possono richiedere il Voucher le PMI e i lavoratori autonomi, titolari di p. I.V.A., che al momento della presentazione della domanda dispongono di un contratto per la fornitura di servizi di connettività con velocità minima in download di 30 Mbps.

Le PMI devono inoltre:

  • essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese e risultare “attive”;
  • trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • essere in regola con il DURC e con la sottoscrizione di polizze catastrofali
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.

Interventi e spese ammissibili

Al fine di promuovere lo sviluppo e l’adozione di servizi applicativi digitali innovativi, il bando “Voucher Cloud e Cyber Security” agevola l’acquisto, da parte dei soggetti beneficiari, di soluzioni tecnologiche nuove e aggiuntive rispetto a quelle a disposizione e/o di soluzioni tecnologiche più avanzate e sicure rispetto a quelle in uso.

In particolare, sono agevolabili le spese sostenute per l’acquisizione:

a) soluzioni hardware cyber security: firewall; firewall di nuova generazione (NGFW); router/switch sicuri; dispositivi di prevenzione delle intrusioni (IPS);

b) soluzioni software cyber security: antivirus e antimalware; software di monitoraggio delle reti; soluzioni di crittografia dei dati; sistemi di gestione delle informazioni e degli eventi di sicurezza (SIEM); software di gestione delle vulnerabilità;

c) servizi cloud infrastrutturali: virtual machine; servizi di storage & backup; network & security (inclusi connettività VPN e servizi DDoS); database;

d) servizi Cloud SaaS: software di contabilità; soluzioni per la gestione delle risorse umane (HRM); sistemi di gestione produttività/Workflow (ERP), incluse soluzioni di produttività aziendale integrate con funzionalità di intelligenza artificiale; software per la gestione di contenuti digitali (CMS) ed e-commerce; strumenti per gestire le interazioni con i clienti (CRM) che includono, tra gli altri, i servizi di collaborazione e centralino virtuale (UCC e PABX);

e) servizi di configurazione, monitoraggio e supporto continuativo dei servizi ivi inclusi i servizi professionali, fatta eccezione per i servizi di formazione.

L’importo delle spese non deve in ogni caso risultare inferiore a euro 4.000.

Tutti i servizi devono essere forniti da soggetti privati abilitati dall’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) all’erogazione dei predetti servizi.

Tali soggetti devono essere iscritti nell’ elenco fornitori gestito dal MIMIT previa presentazione di apposita istanza da inoltrare a partire dalle ore 12:00 del giorno 4 marzo 2026 alle ore 12:00 del giorno 23 aprile 2026.

Agevolazione

L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili.

L’importo massimo del contributo non può in ogni caso essere superiore a euro 20.000,00.

Il contributo è concesso ai sensi del regolamento de minimis ed è cumulabile con altri aiuti di stato.

Per la realizzazione della misura il MIMIT ha messo a disposizione 150 milioni di euro. Di questi, circa 71 milioni di euro sono riservati ai piani di spesa da realizzare nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Quando presentare domanda

I termini per la presentazione delle domande saranno stabiliti con successivo Decreto Direttoriale.


Sei interessato ad approfondire la misura?