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23 settembre 2025

Cosa è il Pacchetto Omnibus della Commissione Europea?

Il Pacchetto Omnibus è un insieme di modifiche alle normative dell' UE sulla sostenibilità, con l’obiettivo di semplificare gli adempimenti per le imprese.

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La Commissione Europea, con il “Pacchetto Omnibus“, presenta un insieme di proposte legislative pensate per semplificare le normative sulla sostenibilità aziendale e ridurre gli oneri amministrativi per le imprese, migliorare la competitività e favorire gli investimenti. L’obiettivo è quello di aiutare le imprese europee a crescere, innovare e creare posti di lavoro. Si ipotizza una riduzione degli oneri amministrativi del 25% per le imprese e del 35% per le PMI, entro la fine del presente mandato (fonte CE).

Gli obiettivi

Le proposte “Omnibus” ridurranno la complessità dei requisiti dell'UE per tutte le imprese, e in particolare per le PMI e le piccole imprese con capitalizzazione media, e porranno maggiore interesse alle grandi imprese, che dovrebbero avere un impatto più forte sul clima e sull'ambiente, consentendo comunque alle società di accedere a finanziamenti sostenibili per la transizione pulita.

Il pacchetto “Omnibus” interviene sulla:

  • Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), che riguarda il numero di imprese obbligate a comunicare il bilancio di sostenibilità;
  • Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) che riguarda gli obblighi di responsabilità e trasparenza ESG per tutte le aziende appartenenti ad una filiera produttiva.

Le semplificazioni

Semplificazioni previste per la CSRD

  • innalzamento delle soglie dimensionali: l’obbligo di rendicontazione sulla sostenibilità sarà applicato solo alle imprese con almeno 1.000 dipendenti e un fatturato superiore a 50 milioni di euro, o con un attivo patrimoniale superiore ai 25 milioni di euro. Questo riduce notevolmente il numero di aziende soggette all'obbligo di rendicontazione, alleggerendo il carico burocratico.
  • posticipo delle scadenze: l’adozione della normativa slitta di due anni, quindi al 2029, per consentire alle aziende di prepararsi in modo adeguato all’attuazione dei nuovi obblighi.

Semplificazioni previste per la CSDDD

  • riduzione degli obblighi: le imprese dovranno concentrarsi sui partner commerciali diretti, anziché su tutta la catena di fornitura e le valutazioni della sostenibilità avranno una cadenza quinquennale invece che annuale.
  • rimozione delle responsabilità civili a livello europeo: sebbene il diritto alla compensazione delle vittime di danni resti garantito, viene eliminato l’obbligo generale di responsabilità per le imprese nell’ambito della normativa europea.
  • posticipo dell’applicazione: l’entrata in vigore dei requisiti è stata rimandata al 2028, con la pubblicazione delle linee guida prevista per il 2026.

Tassonomia UE

  • applicazione volontaria per le aziende minori: l’obbligo di rendicontare l’allineamento ai criteri della Tassonomia UE sarà facoltativo per le imprese più piccole, mentre rimarrà obbligatorio per le grandi aziende. Questa modifica intende ridurre il carico amministrativo sulle PMI.

I prossimi passi

Il Parlamento ha riconosciuto la rilevanza politica della proposta e ha pertanto applicato la procedura d’urgenza al fine di accelerarne l’adozione. Il 26 marzo 2025 era già intervenuta l’approvazione del mandato negoziale del Consiglio da parte del Comitato dei Rappresentanti Permanenti “Coreper”. Ora si attende ora l’approvazione formale del Consiglio.

L'ufficio studi e ricerche di Cerved Rating Agency (CRA) ha approfondito il tema dell'impatto del decreto ‘Omnibus’ sulle imprese italiane e sul patrimonio informativo ambientale in merito alla modifica della rendicontazione delle loro attività di sostenibilità (CSRD).

Clicca qui per leggere l'approfondimento.