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04 luglio 2025

DESI, l’indice di digitalizzazione dei Paesi europei

L'indice DESI misura la digitalizzazione dei Paesi europei ed è un indicatore sviluppato dalla Commissione Europea.

Premessa

La Commissione Europea ha sviluppato l’indice DESI (Digital Economy and Society Index) per misurare il grado di digitalizzazione dei Paesi membri. L’indice è stato creato tramite l’aggregazione di dati qualitativi e quantitativi per valutare la situazione digitale di ogni Paese europeo.

E’ dal 2014 che la Commissione monitora i progressi digitali degli Stati membri attraverso le relazioni sull'indice di DESI. Dal 2023, e in linea con il programma strategico per il decennio digitale 2030, il DESI è integrato nella relazione sullo stato del decennio digitale e utilizzato per monitorare i progressi compiuti verso il conseguimento degli obiettivi digitali. 

Cos’è il DESI e come funziona?

L’indice DESI misura i progressi dei Paesi europei in termini di digitalizzazione dell’economia e ha lo scopo di creare un unico mercato digitale. Viene aggiornato ogni anno.

Il DESI è composto da quattro macroaree principali:

  1. connettività,
  2. capitale umano,
  3. integrazione delle tecnologie digitali nelle imprese
  4. servizi pubblici digitali.

Ogni macroarea viene misurata attraverso degli indicatori statistici, derivati da fonti come Eurostat, studi specifici e sondaggi.

Quale sono le macroaree dell’indice DESI?

Connettività

Misura la disponibilità e la qualità delle reti di telecomunicazione, fondamentali per l’accesso ai servizi digitali. Gli indicatori più rappresentativi di questo ambito sono:

  • la copertura della banda larga fissa,
  • la copertura della banda larga veloce
  • la copertura della fibra ottica,
  • la copertura e diffusione del 5G,
  • i prezzi dei servizi di connettività.

Capitale umano

Misura le conoscenze digital e tech della popolazione e la presenza di professionisti ICT nel mercato del lavoro. Gli elementi presi in considerazione sono:

  • le competenze digitali di base e avanzate,
  • l numero degli specialisti ICT;
  • i laureati in discipline in Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica,
  • l’utilizzo delle competenze digitali nel lavoro.

Integrazione delle tecnologie digitali nelle imprese

Valuta il livello di digitalizzazione del settore privato e adozione di tecnologie avanzate. Questa macroarea considera:

  • l’utilizzo del cloud computing nelle imprese,
  • l’adozione di big data e intelligenza artificiale,
  • l’uso della fatturazione elettronica,
  • le vendite online delle PMI,
  • il fatturato da e-commerce.

Servizi pubblici digitali

Valuta la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e l’accesso ai servizi online, verificando:

  • disponibilità dei servizi di e-government,
  • l'utilizzo dell’identità digitale per i servizi pubblici,
  • open data;
  • sanità digitale: accesso ai referti e prenotazioni online.

Quali sono le fonti dei dati?

La maggior parte dei dati proviene da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea. Alcuni indicatori sulla banda larga sono raccolti tra gli Stati membri attraverso il Comitato per le Comunicazioni. Altri come quelli relativi all’egovernment derivano da studi preparati per la Commissione o dalle interviste dei cittadini europei sui servizi governativi digitali.

L’indice DESI, oltre a misurare la digitalizzazione degli Stati, ha lo scopo di orientare le politiche europee, aiutando l’UE a rafforzare la sua competitività digitale globale.

Quanto è digitalizzata l'Italia oggi?

Come già detto, dal 2023 il monitoraggio dell’indice DESI si inserisce all’interno del programma politico comunitario Digital Decade 2030. Grazie al report della Commissione europea è possibile analizzare il livello di digitalizzazione dell’Italia. I risultati non sono omogenei, su alcune tematiche stiamo facendo progressi, su altre proseguiamo con lentezza.

Analizzando le aree principali risulta che:

  • Competenze Digitali e laureati in informatica

L’Italia si colloca tra gli ultimi paesi dell’Unione Europea, con circa il 46% della popolazione che possiede competenze digitali. Rispetto al 2022, non sono stati registrati miglioramenti significativi. Se ci soffermiamo sulle competenze digitali più avanzate, si osserva un leggero peggioramento rispetto agli anni precedenti.

L’Italia continua a occupare l’ultimo posto per quanto riguarda la percentuale di laureati in informatica, senza evidenti progressi rispetto al 2022.

  • Digitalizzazione delle Imprese

Per quanto riguarda la digitalizzazione delle PMI italiane, si nota un lieve miglioramento, con il 60,7% delle piccole e medie imprese che ha raggiunto almeno un livello base di digitalizzazione. Tuttavia, l’impiego dell’intelligenza artificiale nelle aziende italiane è significativamente in calo. È interessante notare che questa tendenza negativa si sta verificando anche in altri Paesi membri.

Digitalizzazione dei Servizi Pubblici

Per quanto concerne la digitalizzazione dei servizi pubblici per i cittadini, dopo un picco nel 2020, la situazione è rimasta abbastanza stabile, ma l’Italia continua a trovarsi nelle ultime posizioni della classifica europea. Lo stesso vale per i servizi destinati alle imprese.

Conclusioni

I dati evidenziano che l’Italia si colloca tra gli ultimi posti in Europa per quanto riguarda la digitalizzazione dei cittadini e l’offerta di servizi digitali pubblici. Sebbene siano stati registrati segnali di lieve miglioramento rispetto agli anni precedenti, l’Italia sembra ancora in dietro nel raggiungere gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per il 2030.

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