Cerved
  • ITA
Homepage/News & Educational/Imprese e mercati/Dazi USA: gli impatti sui settori in 4 diversi scenari

18 luglio 2025

Dazi USA: gli impatti sui settori in 4 diversi scenari

Con dazi al 30% la perdita complessiva di fatturato potrebbe raggiungere i 15,5 miliardi di euro

18 luglio 2025 - Il contesto globale è sempre più instabile e complesso, anche a causa della nuova politica protezionistica degli Stati Uniti. Per le imprese italiane ed europee, i dazi potrebbero avere effetti significativi.

Nel Cerved Industry Forecast, che analizza l’andamento dei ricavi di 750.000 imprese italiane nel biennio 2025-2026, è stato valutato quanto le esportazioni pesano sul fatturato dei vari settori. Lo studio considera sia l’impatto diretto dei dazi sulle aziende esportatrici, sia quello indiretto sulle imprese della filiera.

Sono stati ipotizzati quattro scenari:

Scenario base – Dazi al 10%: il settore più colpito è quello dei metalli (oltre 1,9 miliardi di euro di perdita). Seguono elettromeccanica, sistema moda e trasporti. La perdita complessiva stimata per il 2025 è di 5,1 miliardi di euro.

Scenario worst – Dazi al 20%: l’aumento dei costi porta a una riduzione degli acquisti. La perdita stimata sale a 10,3 miliardi di euro.

Scenario severe – Dazi al 30%: molti prodotti italiani diventano non competitivi. I settori più colpiti sono elettromeccanica, metalli, farmaceutica, sistema casa e moda. La perdita stimata è di 15,5 miliardi di euro.

Scenario critical – Dazi al 50%: la maggior parte dei prodotti italiani non è più competitiva. L’elettromeccanica da sola potrebbe perdere oltre 7,7 miliardi di euro. La perdita complessiva arriva a 30 miliardi di euro.



Le previsioni sui fatturati delle imprese per il biennio 2025-2026


Nel 2024, il fatturato delle imprese italiane è calato dello  0,9%, soprattutto per la flessione dei settori manifatturieri (automotive, meccanica, moda). I servizi, invece, hanno tenuto.

Nel 2025 si prevede una lieve ripresa (+0,2%), con margini più contenuti ma una maggiore sostenibilità finanziaria. L’export verso gli USA è in calo, ma i settori manifatturieri mostrano segnali di ripresa e i servizi continuano a crescere. I consumi interni sono sostenuti da occupazione stabile e un parziale recupero del reddito. Gli investimenti restano forti grazie al PNRR e alla riduzione dei tassi.

Nel 2026 la crescita dovrebbe consolidarsi, con un aumento del fatturato dell’1,1%.

Se si realizza lo scenario base, con inflazione stabile, tassi in calo e un accordo USA-UE con impatti limitati, il fatturato delle imprese migliorerà, trainato dagli investimenti del PNRR. Le uniche eccezioni negative sarebbero Costruzioni (-2,8%) e Metalli (-3%).

In uno scenario più negativo, la guerra commerciale e il contesto globale penalizzerebbero i settori esportatori e le loro filiere, con effetti negativi anche sui servizi. Le costruzioni subirebbero un calo più marcato, a causa del ritardo degli effetti positivi del PNRR.

Cerved Industry Forecast - Luglio 2025

Cerved Industry Forecast - Luglio 2025