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29 settembre 2025

SEO per Amazon: come posizionare i prodotti ed emergere

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Negli ultimi anni Amazon si è affermato come il più grande marketplace online al mondo diventando uno dei primi punti di riferimento per i consumatori che vogliono acquistare un prodotto. La piattaforma funziona come un vero e proprio motore di ricerca. Secondo le statistiche più recenti, la maggior parte degli utenti inizia il proprio percorso d’acquisto digitando una query direttamente sulla barra di ricerca interna, senza passare da Google. Questo significa che, se vendi su Amazon, il tuo successo dipende in larga misura da quanto bene riesci a posizionarti tra i risultati.

In un ecosistema così competitivo, la SEO per Amazon diventa un’attività imprescindibile: ottimizzare le schede prodotto per migliora la visibilità, aumentando così le probabilità di conversione e vendita. In questo articolo scopriremo cos’è, come funziona, quali sono i fattori di ranking più importanti e quali strategie adottare per scalare il ranking nel 2025.

Cos’è la SEO per Amazon

La SEO per Amazon è l’insieme delle tecniche e strategie di ottimizzazione che hanno lo scopo di migliorare la visibilità di un prodotto nel motore di ricerca interno della piattaforma. Così come su Google, quando un utente inserisce una parola chiave, l’algoritmo restituisce un elenco di risultati che ritiene più pertinenti. Tuttavia, mentre su Google la finalità principale è informativa, su Amazon l’obiettivo è chiaramente transazionale: l’utente sta cercando un prodotto da acquistare.

Fare SEO per Amazon significa quindi lavorare su diversi elementi della scheda prodotto (titolo, descrizione, immagini, keyword, recensioni) con la consapevolezza che ogni dettaglio può fare la differenza tra un prodotto che resta invisibile e uno che conquista le prime posizioni.

Perché la SEO è importante per chi vende su Amazon?

In un contesto in cui la competizione è altissima e milioni di prodotti simili competono per la stessa nicchia, distinguersi dagli altri è indispensabile. “Caricare un prodotto” non basta per iniziare a vendere. Senza un lavoro di ottimizzazione la scheda rischia di finire nelle pagine successive, dove gli utenti raramente arrivano. Per questo, una strategia digital solida deve includere l’Amazon SEO.

SEO per Amazon vs SEO per Google

Sebbene entrambi i sistemi utilizzino algoritmi per restituire i risultati più pertinenti, la logica che li governa è sostanzialmente diversa:

  • Google premia la rilevanza dei contenuti, la qualità dei link in entrata, l’autorevolezza del sito e i segnali comportamentali degli utenti. Il suo obiettivo è fornire risposte accurate e autorevoli a qualunque tipo di query.
  • Amazon, invece, ragiona in termini molto più pragmatici: quello che conta è il potenziale di vendita del prodotto. Un articolo che converte, che riceve recensioni positive e che risponde realmente alle esigenze degli utenti tenderà a scalare più facilmente le posizioni.

L’algoritmo di Amazon

Per anni il motore di ricerca interno di Amazon è stato regolato dall’algoritmo A9, basato su keyword e performance di vendita. Negli ultimi anni, però, è arrivata l’evoluzione A10, una versione molto più sofisticata.

Con l’algoritmo A10 non conta più soltanto la pertinenza delle parole chiave o il volume delle vendite, ma anche la qualità dell’esperienza utente. Amazon premia i prodotti che generano traffico organico da fonti esterne (ad esempio social o campagne su Google), che mantengono costanza di conversioni nel tempo e che presentano schede complete, aggiornate e convincenti.

Come ottimizzare le schede prodotto su Amazon

Una scheda prodotto ottimizzata su Amazon è composta da una serie di elementi chiave che lavorano insieme per aumentare la visibilità e la conversione. Vediamo insieme quali sono i principali elementi da curare per ottenere i risultati sperati.

Titolo della scheda prodotto

Il titolo è uno degli elementi più importanti in assoluto, perché è la prima cosa che l’utente legge nei risultati di ricerca. Un titolo ben scritto deve contenere la parola chiave principale, ma allo stesso tempo deve essere chiaro, leggibile e persuasivo.

Una struttura ideale potrebbe essere simile a questa “Brand | Keyword principale | Caratteristica chiave | Quantità/Taglia/Colore”. In questo modo si uniscono keyword, brand, categoria e benefici principali.

Bullet point

I bullet point servono a mettere in risalto le caratteristiche e i vantaggi principali del prodotto. Sono uno spazio prezioso per inserire keyword secondarie, ma soprattutto per rispondere in modo rapido alle domande degli utenti (“cosa fa?”, “per chi è?”, “perché sceglierlo”).

Infatti, più che come un elenco tecnico, dovrebbero essere pensati come mini-argomentazioni persuasive, capaci di convincere chi legge che quel prodotto è la scelta giusta. Le linee guida di Amazon prevedono: 5 bullet, utilizzo di lettera maiuscola iniziale per ogni punto e una lunghezza max di 200 caratteri l’uno.

Descrizione prodotto

Nella descrizione si ha la possibilità di approfondire e raccontare il prodotto in modo più dettagliato. Una buona descrizione deve combinare informazioni tecniche e storytelling, mostrando al cliente non solo cosa il prodotto fa, ma come può migliorare la sua vita quotidiana.

I contenuti A+ nelle schede prodotto

Un aspetto spesso sottovalutato è l’uso dei contenuti A+, uno strumento offerto da Amazon ai venditori per migliorare la presentazione dei loro prodotti attraverso l’uso di contenuti multimediali arricchiti, trasformando una scheda standard in un vero e proprio spazio di comunicazione visiva e narrativa. Grazie ai contenuti A+, è possibile inserire descrizioni più dettagliate, immagini ad alta risoluzione, tabelle comparative, video e sezioni grafiche capaci di spiegare meglio le caratteristiche e i benefici del prodotto.

L’utilizzo dell’A+ rappresenta un’opportunità per distinguersi dai concorrenti, rafforzare la percezione del marchio e aumentare le conversioni. Tuttavia, non tutti possono accedere indistintamente a queste funzionalità. I contenuti A+ sono generalmente riservati ai venditori che hanno registrato il proprio marchio e che partecipano al programma Amazon Brand Registry. Oltre a sbloccare strumenti avanzati di personalizzazione, questo programma offre anche garanzie aggiuntive in termini di protezione del brand e contrasto alle contraffazioni.

Immagini e video

Le immagini, poi, sono decisive: un utente che non può toccare il prodotto si affida alla vista. Foto di alta qualità (molto importante, ricorda che Amazon consente di ingrandire le immagini!) che mostrano il prodotto da più angolazioni e nel contesto d’uso, fanno crescere la fiducia e di conseguenza le conversioni.

L’importanza della ricerca keyword per Amazon

La ricerca delle keyword è alla base di qualsiasi strategia di SEO. Individuare i termini che gli utenti digitano realmente nella barra di ricerca permette di costruire schede prodotto ottimizzate, pertinenti e capaci di intercettare la domanda reale. Non si tratta solo di scegliere le parole più popolari: è fondamentale bilanciare keyword ad alto volume con termini più specifici e long-tail, meno competitivi ma spesso più efficaci nel generare conversioni.

Come effettuare una keyword research per Amazon?

Affidarsi ai giusti strumenti di ricerca keyword è fondamentale. Esistono diverse soluzioni, sia interne alla piattaforma sia di terze parti, che aiutano a individuare i termini più cercati dagli utenti e le opportunità di posizionamento. Tra gli strumenti interni più utilizzati troviamo:

  • Search Query Performance
  • Amazon Brand Analytics offre dati sulle query reali e sulle performance dei competitor.

Mentre tra i tool esterni più comuni ci sono:

  • Helium 10
  • Jungle Scout
  • MerchantWords

Si tratta di strumenti capaci di fornire volumi di ricerca, trend stagionali e suggerimenti per keyword long-tail.

Non dimenticare di sfruttare l’auto-suggest di Amazon, cioè i suggerimenti che compaiono mentre si digita nella barra di ricerca, perché nonostante sembri una banalità in realtà è un metodo semplice ma efficace per raccogliere varianti long-tail e query conversazionali usate dagli utenti reali.

Come utilizzare le keyword per ottimizzare le schede prodotto

Una volta individuate le keyword più rilevanti, il passo successivo è integrarle strategicamente all’interno delle schede prodotto. Il titolo è il primo elemento da ottimizzare. Anche i bullet point e la descrizione devono contenere keyword pertinenti, ma senza sacrificare leggibilità e persuasività: qui l’obiettivo è spiegare i benefici del prodotto, guidando il cliente verso la decisione di acquisto.

Oltre agli elementi visibili, le keyword vanno utilizzate anche nel campo backend keywords, uno spazio nascosto all’utente ma letto dall’algoritmo. Qui è possibile inserire varianti, sinonimi e ricerche long-tail che non trovano spazio nel titolo o nei bullet. Questa strategia aumenta la copertura delle query senza appesantire la scheda, contribuendo a migliorare il posizionamento complessivo.

Altre strategie per ottimizzare il posizionamento su Amazon

Per posizionarsi con successo su Amazon non basta ottimizzare titolo, bullet, descrizione e keyword ma è necessario curare anche altri fattori che influiscono direttamente sulla performance del prodotto e sull’esperienza del cliente.

Gestione delle recensioni

Su Amazon è possibile dare ad ogni articolo un numero di “stelline” che indicano il grado di soddisfazione degli acquirenti. Le opinioni dei clienti non solo aumentano la credibilità del prodotto, ma rappresentano anche un segnale chiave per l’algoritmo di Amazon: più stelline ha un prodotto, più in alto apparirà nei risultati di ricerca.

Ottenere recensioni autentiche e rispettose delle policy Amazon è possibile. Si possono usare programmi ufficiali come Amazon Vine, inviare e-mail di follow-up per invitare a lasciare un feedback o inserire nel packaging un messaggio cortese.

Tasso di conversione

Il tasso di conversione è altrettanto decisivo: se molte persone cliccano sul prodotto ma poche acquistano, Amazon interpreta questo segnale come una scarsa rilevanza e tende a penalizzare il posizionamento. Per questo è cruciale curare ogni dettaglio della scheda, dal prezzo competitivo alla chiarezza delle informazioni.

Campagne Amazon Ads

Le campagne pubblicitarie su Amazon, come Sponsored Products e Sponsored Brands, giocano un ruolo decisivo nel rafforzare la visibilità dei prodotti e nell’aumentare la cosiddetta sales velocity, cioè la velocità con cui un articolo genera vendite (considerato uno dei fattori più rilevanti dall’algoritmo A10 e può incidere in modo diretto sul posizionamento organico). Amazon mette a disposizione diverse tipologie di campagne pubblicitarie, ognuna pensata per rispondere a esigenze specifiche. La scelta dipende dal ciclo di vita del prodotto, dal budget e dagli obiettivi di business.

Il funzionamento delle inserzioni ricorda da vicino quello di Google Ads, con l’attivazione di keyword specifiche che portano il prodotto ai primi posti nei risultati di ricerca. La differenza principale, però, sta nel contesto in cui avviene la ricerca: mentre su Google l’utente si trova spesso ancora in una fase esplorativa del percorso d’acquisto, su Amazon il clic avviene in un momento in cui l’intenzione di comprare è già molto alta. Questo rende ogni clic più prezioso, con un potenziale di conversione decisamente superiore.

Inoltre, Amazon non tratta le campagne a pagamento come un canale isolato: i dati generati dalle inserzioni vengono integrati con i segnali organici. In pratica, una campagna ben gestita non porta soltanto a vendite dirette, ma contribuisce anche a migliorare il posizionamento naturale del prodotto, alimentando un circolo virtuoso tra traffico sponsorizzato e ranking organico.

Prevenire lo stock-out

Il termine stock-out indica l’esaurimento delle scorte di un prodotto. Quando un articolo va fuori stock, la sua scheda resta online ma non può essere acquistata, con conseguenze dirette sia sulle vendite sia sul posizionamento organico.

L’algoritmo di Amazon, infatti, penalizza i prodotti non disponibili, riducendone la visibilità e favorendo i competitor. Gestire lo stock-out in modo efficace è quindi cruciale per mantenere continuità nelle vendite e non compromettere il ranking costruito con l’ottimizzazione SEO.

Monitoraggio delle performance Amazon

Per capire se la tua strategia Amazon sta funzionando, è necessario monitorare alcune metriche chiave:

  • Posizionamento organico per keyword target: esistono due metodi principali per verificare il posizionamento del tuo prodotto su Amazon: manuale e automatico. Per verificare manualmente basta inserire la formula (ASIN) + “(parola chiave)” nella barra di ricerca di Amazon, così da verificare la corretta indicizzazione e capire dove si trova il prodotto tra i risultati di ricerca. Per un’analisi automatizzata e più veloce si possono utilizzare strumenti terzi che, oltre a fornire dati sul posizionamento, forniscono ulteriori insights.
  • CTR (Click Through Rate): misura il rapporto tra le volte in cui un prodotto viene visualizzato nei risultati di ricerca e quante volte viene effettivamente cliccato. In pratica, indica quanto il tuo titolo, le immagini e il prezzo riescano a catturare l’attenzione dell’utente rispetto ai competitor. Un CTR basso può segnalare che la scheda non è abbastanza attrattiva o che manca di elementi distintivi.
  • Conversion Rate: misura la percentuale di utenti che, dopo aver cliccato sulla scheda prodotto, completano l’acquisto. Un CVR elevato segnala ad Amazon che quell’offerta è “preferita” dai clienti e, in combinazione con gli altri fattori (prezzo, logistica, stock, recensioni sul venditore), può facilitare l’ottenimento di un ranking migliore.

Perché investire in attività SEO per Amazon?

La SEO per Amazon è diventata un pilastro fondamentale per chiunque voglia avere successo su questo marketplace. Posizionare un prodotto tra i primi risultati di Amazon è il sogno di ogni venditore, ma senza una strategia mirata rischia di restare irraggiungibile. Affidarsi a un’agenzia SEO specializzata permette di trasformare questo obiettivo in risultati concreti.

Per chi desidera crescere su Amazon nel 2025, investire tempo e risorse in questa attività non è più una scelta opzionale: è una necessità.