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  • 06 febbraio 2023
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Crisi di liquidità: cos’è e come affrontarla

Per crisi di liquidità si intende l’incapacità di un’azienda di far fronte ai debiti nei modi e tempi stabiliti.

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Una corretta gestione della liquidità garantisce la continuità del ciclo di vita aziendale al fine di evitare situazioni di default che derivano da una crisi di liquidità.

Che cosa si intende per crisi di liquidità?

Quando parliamo di crisi di liquidità si intende l’incapacità di un’azienda di far fronte ai debiti nei modi e tempi stabiliti.

Quali sono le principali cause?

Le principali cause che possono provocare una crisi di liquidità aziendale sono:

  • i ritardi nei pagamenti e le insolvenze dei clienti;
  • un indebitamento elevato;
  • una svalutazione dei prezzi di vendita
  • la mancanza di una corretta policy nella gestione del credito e delle condizioni d’acquisto dei fornitori;
  • eventi non prevedibili come la pandemia Covid e la crisi energetica legata alla guerra tra Russia e Ucraina;
  • una inadeguata pianificazione finanziaria a breve, medio e lungo periodo.

Come risolvere i problemi di liquidità aziendale?

La situazione ottimale sarebbe quella di prevenire una crisi di liquidità monitorando costantemente i flussi di cassa o “cash flow” per avere una indicazione sulla liquidità generata (o meno) dall’attività economica.

Se il valore del “cash flow” è positivo, significa che l’impresa ha generato liquidità durante l’anno, mentre se negativo segnala che la gestione ha consumato maggiori risorse di quante ne siano entrate.

Tuttavia, se la tua impresa sta affrontando un periodo di scarsa liquidità vediamo le principali azioni che si possono intraprendere:

  1. controllare i crediti scaduti e l’anzianità del credito in scadenza, verificando le abitudini di pagamento e l’ammontare delle uscite monetarie destinate a produrre beni e servizi per i clienti;
  2. analizzare la distribuzione del portafoglio clienti in base alle condizioni di pagamento negoziate, ai ritardi già maturati e alle performance di pagamento, definendo gli obiettivi di incasso;
  3. monitorare costantemente il rischio del portafoglio e definire una efficace credit policy;
  4. implementare il recupero crediti stragiudiziale;
  5. ricorrere a strumenti che anticipano il credito;
  6. rivedere i costi aziendali e la gestione operativa vendendo eventualmente beni non necessari o obsoleti così da poter recuperare della liquidità dalle risorse di cui l’azienda già dispone;
  7. ricorrere a finanziamenti esterni che possono provenire dal sistema bancario, dalle fintech, dai mini-bond, ecc.

In sintesi, abbiamo visto una serie di interventi che, se applicati con prontezza, possono incidere sui flussi di cassa.

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