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28 luglio 2025

Come gestire i contenuti multi-canale: le strategie più efficaci

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La creazione di contenuti sul web, al giorno d’oggi, non può prescindere da una visione strategica ampia, capace di integrare diversi canali in un unico ecosistema coerente e coordinato. Per le aziende, strutturare un piano editoriale multi-canale significa massimizzare il valore dei contenuti prodotti e potenziare l’efficacia della comunicazione con i propri stakeholder.

In un contesto digitale sempre più frammentato, presidiare più canali non è più un'opzione, ma una necessità. I consumatori si muovono con più fluidità rispetto al passato tra blog, newsletter e social network e per le aziende, questo significa una cosa sola: serve una strategia.

Perché è necessario un piano editoriale integrato per i contenuti?

Un piano editoriale integrato non è una semplice sequenza di pubblicazioni, ma un sistema che armonizza contenuti, obiettivi e tempi su più touchpoint. Consente di gestire in modo coerente contenuti, messaggi e obiettivi lungo tutto il funnel di conversione. Non si tratta di “essere ovunque”, ma di essere rilevanti sui canali giusti, al momento giusto.

Questo approccio integrato permette di:

  • creare un racconto coerente su tutti i canali aziendali;
  • ridurre la dispersione degli sforzi editoriali che sono stati necessari alla produzione del contenuto;
  • rafforzare il posizionamento del brand;
  • aumentare l’engagement con pubblici diversi;
  • massimizzare il ritorno dei contenuti prodotti;
  • guidare le decisioni d’acquisto degli utenti attraverso più punti di contatto.

In un contesto in cui l’attenzione dell’utente è sempre più frammentata, avere una visione d’insieme è la chiave per ottenere risultati concreti.

> Quando i canali sono anche interconnessi — ad esempio tramite tracciamento dei comportamenti, segmentazione o flussi automatizzati — si sfiora il livello successivo: l’approccio omnicanale.

Blog, LinkedIn, newsletter o altro? Scegliere i canali giusti

Non tutti i canali sono adatti a ogni tipo di contenuto o target. Ciascun canale ha una propria vocazione, e una strategia ben pensata deve tenerne conto. La scelta dipende da diversi fattori come ad esempio:

  • il tipo di messaggio da veicolare (informativo, promozionale, istituzionale);
  • il pubblico di riferimento (clienti finali, prospect, stakeholder interni);
  • il tono di voce da adottare.

Per esempio, LinkedIn è più adatto per contenuti istituzionali e B2B, mentre il blog aziendale consente di approfondire maggiormente tematiche tecniche o di settore. Le newsletter invece possono creare un rapporto più diretto e continuativo con clienti e lead. Ecco di seguito riportiamo uno schema di sintesi:

L’importante è che ogni canale venga inserito in un flusso integrato e coerente. Ricordiamolo, l’obiettivo non è presidiare tutto, ma fare delle scelte informate e sostenibili nel tempo.

> Non tutti i canali offrono gli stessi ritorni: individua quindi quelli che parlano davvero al tuo pubblico e al tuo obiettivo.

Come adattare i contenuti ai diversi canali?

Ogni canale, quindi, ha le sue regole, i suoi formati e soprattutto il suo pubblico. Riutilizzare un contenuto senza adattarlo significa rischiare di essere fuori luogo, ridondanti o inefficaci. La personalizzazione è fondamentale, ecco alcuni esempi:

  • trasformare un white paper in una serie di post tematici per LinkedIn;
  • ricavare da un articolo blog uno script per un video breve o una mini-infografica per la newsletter;
  • sintetizzare un webinar in una serie di infografiche per i canali Social;
  • sfruttare una case history per un carosello sui Social o per una mail di follow-up interna per i commerciali.

Questo lavoro di adattamento garantisce maggiore rilevanza, migliora l’esperienza dell’utente e incrementa la probabilità di conversione.

> Ripetere un messaggio su più canali — con formati e stili diversi — aiuta a rafforzarlo senza annoiare. È la differenza tra comunicazione ripetitiva e comunicazione memorabile.

Tecniche di cross-posting e riuso intelligente dei contenuti

Creare nuovi contenuti da zero è dispendioso. A questo proposito, una strategia di Content Repurposing consente di valorizzare gli asset già prodotti, moltiplicando i punti di contatto con il pubblico. Alcuni esempi efficaci:

  • cross-posting intelligente (con testi adattati, non duplicati);
  • serie tematiche create a partire da un long form;
  • snippet e citazioni estratti da podcast, interviste o video.

> Il riuso non è banalizzazione del contenuto: al contrario, è un’opportunità per dare nuova vita e significati rinnovati ai testi esistenti.

Monitorare le performance: metriche e KPI per ogni canale

Per valutare l’efficacia di una strategia multi-canale, è essenziale impostare KPI specifici per ciascun canale e tipologia di contenuto. Alcuni indicatori chiave includono:

  • Blog: traffico organico, tempo medio sulla pagina, bounce rate, presenza in AI Overviews (AIO);
  • LinkedIn: impression, reaction, clic, click-through rate, tasso di interazione;
  • Newsletter: open rate, CTR, tasso di disiscrizione.

In particolare, una riflessione dedicata è necessaria a proposito del KPI “traffico organico” per il canale “Blog”. Il traffico organico resta un indicatore fondamentale, ma la sua natura sta cambiando con l’avvento degli AI Overviews e dei Large Language Models (LLM), come ChatGPT.

> Oggi è sempre più importante misurare non solo quante visite arrivano dai motori di ricerca, ma anche quanto i contenuti riescono a emergere e ad alimentare le risposte generate nei nuovi ambienti guidati dall’intelligenza artificiale.

I vantaggi per il business: perché investire in un approccio integrato

Un piano di contenuti multi-canale ben strutturato porta inoltre benefici tangibili:

  • migliora la visibilità online;
  • rafforza la credibilità del brand (brand awareness);
  • favorisce la lead generation qualificata;
  • ottimizza i costi grazie a una produzione più efficiente.

In conclusione, aiuta le aziende a costruire una presenza digitale coerente e professionale, capace di distinguersi in un mercato competitivo. E quando la complessità cresce, affidarsi a una consulenza strategica specializzata come quella di Pro Web Digital Consulting può fare la differenza. Vuoi saperne di più? Contattaci per approfondire che cosa possiamo fare per te.