16 MAGGIO 2025
Novità maggio 2025 per il settore del Digital Marketing
Google Ads: la Performance Max non sarà più una black box (ma è una Beta)
Google ha annunciato nuove funzionalità di reporting per le campagne Performance Max (PMax), offrendo agli inserzionisti maggiore trasparenza e controllo. Le principali novità includono il report delle performance dei canali, che permette di analizzare il rendimento su Search, YouTube, Display e altri canali Google, il dettaglio dei termini di ricerca, che offre una visione più approfondita delle query degli utenti, e un report avanzato sugli asset, con metriche dettagliate per ottimizzare contenuti e creatività. Questi strumenti rappresentano un passo avanti rispetto alla visibilità limitata delle campagne PMax finora disponibili.
Tuttavia, l’analisi deve essere strategica e non frammentata: concentrarsi esclusivamente su singoli canali può portare a decisioni controproducenti. PMax funziona come una campagna portfolio, allocando il budget dove è possibile ottenere il maggior numero di conversioni, piuttosto che fissare investimenti rigidi su singoli canali. Inoltre, ogni canale ha limiti di volume: le campagne Search dipendono dalle query disponibili, mentre Display e YouTube hanno ampi margini per acquisire nuovi utenti. È fondamentale valutare il contributo di ogni touchpoint nel percorso di conversione e non penalizzare canali che potrebbero essere strategicamente rilevanti.
Un’altra criticità riguarda l’interpretazione del ROAS (Return on Ad Spend) per singolo canale o asset. Valutare solo il rendimento medio può essere fuorviante, perché i budget più efficienti vengono distribuiti prima, mentre gli incrementi successivi tendono a ridurre la marginalità. Allocare risorse esclusivamente su canali con ROAS storicamente alto può portare a una saturazione inefficace, mentre canali con ROAS più basso potrebbero offrire opportunità di crescita sostenibile. Google sottolinea l’importanza di valutare il marginal ROI, ovvero il rendimento incrementale per ogni nuova spesa, evitando di prendere decisioni basate solo sulla media storica.
In sintesi, le nuove funzionalità di reporting PMax sono una grande opportunità per ottimizzare le campagne, ma vanno utilizzate con cautela. L’approccio migliore è un’analisi equilibrata che consideri l’intero ecosistema cross-channel, evitando interventi manuali che potrebbero compromettere l’automazione ottimizzata della piattaforma.
Le nuove metriche possono guidare miglioramenti nella strategia creativa e nelle ottimizzazioni di targeting, ma la logica di gestione deve rimanere orientata agli obiettivi e alla crescita incrementale, piuttosto che a un controllo rigido dei singoli canali.
Google rafforza le regole sulla trasparenza delle Ads
Google ha aggiornato la sua Ads Transparency Policy, introducendo nuove regole per rivelare chi finanzia le inserzioni pubblicitarie. Nei prossimi giorni sarà mostrato il nome del pagante, prelevato dal profilo di pagamento dell'inserzionista, se diverso da quello verificato. Per le agenzie, invece, il nome del pagante sarà quello del cliente, aumentando la visibilità su chi realmente investe nelle campagne. Queste informazioni appariranno sia nel My Ad Center che nel Ads Transparency Center, con l’obiettivo di garantire maggiore responsabilità nel mondo della pubblicità digitale.
Questa novità comporta implicazioni strategiche per brand e agenzie, che dovranno gestire con attenzione la loro identità pubblica per evitare confusione o rischi reputazionali. Inoltre, saranno necessari nuovi passaggi operativi come la ri-verifica degli account e la gestione dei profili di pagamento per garantire trasparenza e controllo. A partire da giugno, gli inserzionisti potranno modificare manualmente il nome del pagante nella sezione di verifica dell’account, evitando errori di attribuzione. Questo aggiornamento mira a prevenire ambiguità, soprattutto per le agenzie che acquistano spazi pubblicitari per conto dei clienti, rafforzando la chiarezza sui veri finanziatori delle Ads.
AI Max rivoluziona le campagne Search con targeting avanzato e creatività dinamica
Google introduce AI Max per le campagne Search, una suite di miglioramenti basati sull’intelligenza artificiale per ottimizzare targeting e creatività pubblicitaria. Grazie alla potenza di Google AI, le campagne potranno non solo corrispondere alle query degli utenti, ma anticipare i loro bisogni e intercettare nuove opportunità di conversione. Con l’uso di broad match e keywordless technology, AI Max permette di individuare ricerche ad alto potenziale che tradizionalmente sfuggirebbero alle strategie basate su parole chiave esatte.
L’introduzione di funzionalità di asset optimization consente di generare in tempo reale titoli e descrizioni altamente pertinenti, adattandoli alle ricerche emergenti degli utenti. Inoltre, l’espansione degli URL finali garantisce che gli annunci indirizzino il pubblico alle pagine più rilevanti del sito. Per chi utilizza Search e Performance Max, AI Max rappresenta un'opportunità per combinare automazione e controllo, offrendo metriche dettagliate e un livello di precisione finora non disponibile.
I primi test dimostrano che attivando AI Max, gli inserzionisti possono ottenere fino al 14% di conversioni in più, con un incremento fino al 27% per campagne basate su keyword esatte. L’integrazione con nuove opzioni di brand control e targeting geografico permette una gestione ancora più strategica delle campagne. Con AI Max, Google porta la pubblicità su Search a un nuovo livello, sfruttando al massimo il potenziale dell’intelligenza artificiale per garantire risultati più performanti e competitivi.
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