26 GIUGNO 2025
Secondo YouTube, i video brevi sono ormai un vero e proprio driver di crescita per i canali. Non solo raggiungono nuovi pubblici, ma permettono di dare nuova vita a contenuti già pubblicati, allungandone il ciclo di utilizzo e amplificandone la diffusione.
Uno dei vantaggi principali? Espandere la reach intercettando utenti che non hanno mai interagito con il canale o con i contenuti long-form.
1. Trovare l’hook giusto: il primo passo per uno Short efficace
Il primo elemento da considerare nella conversione di un video lungo è l’hook, ovvero il momento che cattura l’attenzione nei primi 2 secondi.
YouTube suggerisce di partire da:
• una domanda che incuriosisce;
• un dato sorprendente;
• un frame visivamente impattante;
L’obiettivo è interrompere lo scroll e mantenere l’utente incollato allo schermo.
2. Uno Short deve funzionare da solo
Anche se nasce da un contenuto più lungo, uno Short deve vivere in autonomia.
YouTube consiglia di puntare su una singola idea chiave, costruendo uno storytelling breve ma completo. Questo approccio permette di attrarre anche utenti che non conoscono ancora il canale o il video originale.
3. Tecniche di montaggio: attenzione, ritmo e musica
Per aumentare la retention, è fondamentale lavorare sull’editing. La piattaforma suggerisce:
• editing dinamico (cut rapidi, ritmo serrato);
• effetti di velocità (slow motion o fast cut);
• elementi visivi d’impatto;
• caption in sovrimpressione;
• musica di tendenza.
Tutto dev’essere ottimizzato per un formato verticale e mobile-first.
4. Branding e coerenza visiva
YouTube invita i creator a mantenere uniformità visiva tra Shorts e video lunghi.
Elementi come:
• palette colori
• font
• stile grafico
rendono il contenuto immediatamente riconoscibile e rafforzano l’identità del canale, anche nei video da 15 secondi.
5. Chiusura strategica: call to action chiara
Ogni Short dovrebbe terminare con una CTA, che può essere:
• l’invito a iscriversi;
• la proposta di guardare il video completo;
• la richiesta di commentare.
Inoltre, interagire con i commenti ricevuti è un modo semplice ma potente per aumentare engagement e fedeltà della community.
Come iniziare a riconvertire i video in Shorts
YouTube mette a disposizione strumenti nativi come la funzione “Taglia” direttamente nella piattaforma, ma si possono usare anche editor esterni (CapCut, Premiere, Descript) per testare più versioni e trovare la formula più efficace.
Alcuni consigli utili:
• analizza le performance dei video lunghi per identificare i momenti più forti;
• sperimenta con tagli diversi;
• osserva i trend e studia i competitor per capire cosa funziona.
In conclusione, la guida ufficiale di YouTube non è solo un tutorial tecnico, ma un invito chiaro a sfruttare il potenziale strategico degli Shorts. Per creator e brand, riconvertire video long-form è una leva potente per aumentare reach, migliorare la retention e costruire una presenza coerente su una delle piattaforme più dinamiche del momento.
Se state valutando di sperimentare con i contenuti in formato Shorts ma non sapete da dove iniziare, possiamo supportarvi come consulenti strategici. Il formato breve non è solo una tendenza passeggera, ma un'opportunità concreta per generare visibilità e crescita.
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