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  • 03 febbraio 2022
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Focus sul settore del lusso: dopo il recupero del 2021 è prevista la crescita nel 2022

Dopo la crisi del 2020 dovuta alla pandemia, nel 2021 il giro di affari torna di fatto ai livelli pre-Covid. Grazie alla strategia omnicanale è previsto un ulteriore incremento nel 2022.

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Il settore del lusso si contraddistingue per la presenza di aziende prevalentemente specializzate, molto diverse per caratteristiche e dimensioni. Negli anni le aziende hanno ampliato il raggio d’azione puntando sul total look, comprendendo accessori (pelletteria e calzature) e complementi d’immagine (occhiali, orologi, gioielleria, profumeria, cosmetici) che generalmente vengono affidati in licenza ad aziende specializzate.

Nel 2021 il settore evidenzia un sostanziale recupero rispetto alla crisi del 2020, tornando quasi ai livelli pre-Covid: il fatturato complessivo cresce del 29% e si attesta a oltre 37,2 Miliardi di euro.

I settori dell’Abbigliamento, Accessori (Pelletteria e Calzature) e Preziosi sono risultati quelli maggiormente in crescita rispetto ad Occhialeria e Beauty (Profumi e Cosmetici).

A livello globale la crescita è stata sostenuta da:

  • ripresa dei consumi locali e in particolare in Cina e negli Stati Uniti
  • costante crescita del canale on line nel mercato del lusso
  • interesse crescente delle generazioni più giovani (Gen Y e Gen Z).

Per il 2022 è prevista una crescita più organica dopo il forte balzo che è seguito all’anno del Covid; tuttavia, l’incertezza sugli effetti delle nuove varianti potrebbe impattare negativamente sul trend di ripresa.

Le vendite di alta gamma sul canale online sono cresciute dal 12% del 2019 al 22% del 2021. La pandemia ha dato una fortissima accelerazione allo sviluppo del canale digitale, iniziato in era pre-Covid quando i brand del lusso hanno dovuto affrontare il calo del traffico e della produttività nei loro negozi mono-marca diretti.

Le aziende stanno rivedendo i propri sales channels, abbandonando la politica di espansione del retail adottata in passato e optando per una riqualificazione della rete e una maggiore integrazione tra retail fisico e digitale, nell’ottica di una strategia omnicanale che metta il consumatore al centro in tutte le fasi del processo di acquisto.

L’online è destinato infatti a diventare il canale principale per gli acquisti di lusso entro il 2025, già nel 2022 si prevede un aumento dell’online del 15% circa.

Il forte sviluppo digitale porterà anche al consolidamento strutturale della distribuzione multimarca: la velocità del traffico su internet premia chi riesce a sviluppare un vantaggio in termini di profondità di assortimento.

Criticità del settore

Per gli operatori del settore la principale criticità riguarda il forte aumento dei prezzi delle materie prime, dell’energia e dei trasporti, con impatti diretti sulla marginalità aziendale e la mancata ripresa del turismo internazionale, che rappresenta un bacino molto importante per i consumi.

Nonostante il settore del lusso goda di posizioni tendenzialmente privilegiate rispetto alle altre fasce, l’eventuale prolungamento della crisi epidemiologica potrebbe sconvolgere nuovamente gli equilibri del settore.

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