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09 ottobre 2025

Capire il bilancio per dialogare meglio con la banca

Comprendere i numeri per gestire meglio la propria impresa

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Capire il bilancio per dialogare meglio con la banca


Per il Mese dell’Educazione Finanziaria, promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, vogliamo diffondere una maggiore consapevolezza sull’importanza della cultura economica e della gestione consapevole dei dati.

Per le imprese, uno dei temi più concreti è capire come le banche leggono il bilancio aziendale e cosa valutano per concedere credito.


Il bilancio è la carta d’identità finanziaria dell’impresa

Ogni volta che una banca valuta un’azienda, parte da un punto chiave: il bilancio.

Attraverso di esso misura:

  • la solidità finanziaria e patrimoniale,
  • la capacità di generare reddito,
  • la sostenibilità dell’indebitamento,
  • l’attenzione ai criteri ESG (Environmental, Social e Governance).

Il bilancio è composto da documenti che offrono una visione completa della vita economica dell’impresa:

  • Stato patrimoniale → fotografa attività e passività.
  • Conto economico → mostra costi, ricavi e utili.
  • Rendiconto finanziario → evidenzia i flussi di cassa.
  • Business plan → racconta la visione e gli obiettivi futuri.

Non solo banche: chi consulta il bilancio

Il bilancio non serve solo al sistema bancario. È uno strumento informativo anche per:

  • investitori,
  • fornitori,
  • clienti e partner commerciali,
  • enti pubblici e regionali,
  • dipendenti.

Essere trasparenti e chiari nei propri numeri aiuta a costruire fiducia e reputazione con tutti gli stakeholder.

Come viene analizzato un bilancio

Le banche analizzano i bilanci aziendali seguendo criteri precisi:

  • correttezza normativa e rispetto dei principi contabili;
  • chiarezza e leggibilità dei dati;
  • coerenza tra attività, numeri e obiettivi;
  • confronto con il mercato e con i competitor;
  • attenzione alla sostenibilità e ai fattori ESG.

I principali indicatori di affidabilità

Tra i tanti indicatori usati per valutare la solidità di un’impresa, i più importanti sono:

  • PFN/PN (Posizione Finanziaria Netta / Patrimonio Netto) → indica l’equilibrio tra debiti finanziari netti e mezzi propri.
  • PFN/EBITDA → misura in quanti anni l’azienda può estinguere i debiti con la gestione ordinaria.
  • Indici di liquidità (Current e Quick Ratio) → mostrano la capacità di affrontare le spese correnti.
  • DSCR (Debt Service Coverage Ratio) → misura la sostenibilità del debito con i flussi di cassa operativi.
  • Cash Flow → indica la capacità di generare liquidità in modo stabile.

Dalla fotografia al futuro: la lettura prospettica

Le banche non si fermano più ai dati “storici”: oggi cercano di capire come l’impresa si muoverà nel futuro.

L’approccio forward looking valuta la capacità dell’azienda di mantenere equilibrio economico-finanziario anche in scenari mutevoli, premiando chi sa pianificare con realismo.

Come prepararsi al dialogo con la banca

Un’impresa consapevole conosce i propri numeri e sa raccontarli.

Per affrontare un colloquio con una banca in modo efficace, è utile:

  • individuare i fabbisogni finanziari reali,
  • presentare dati chiari e coerenti,
  • dimostrare fiducia nel proprio progetto imprenditoriale,
  • evidenziare competenze e governance solide.

I vantaggi di un bilancio chiaro

Un bilancio trasparente e coerente porta benefici concreti:

  • maggior accesso al credito e tassi più competitivi,
  • rapporti di fiducia più stabili con gli istituti,
  • monitoraggio continuo della salute aziendale,
  • maggiore reputazione nel mercato e verso gli stakeholder.

Educazione finanziaria: dati e consapevolezza per crescere


Comprendere come la banca interpreta il bilancio significa imparare a leggere i propri dati in modo più maturo.

Solo attraverso la consapevolezza finanziaria un’impresa può migliorare le proprie scelte, ridurre i rischi e sfruttare le opportunità che il mercato offre.

Con la partecipazione al Mese dell’Educazione Finanziaria cogliamo l’occasione per farlo: un invito ad avvicinarsi ai numeri non con timore, ma con la curiosità e la responsabilità di chi vuole far crescere la propria impresa in modo sostenibile.