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10 ottobre 2025

Trovare il bando giusto

come la Finanza Agevolata supporta il tuo business

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Trovare il bando giusto: come la Finanza Agevolata supporta il tuo business


In un contesto economico in costante evoluzione e sempre più competitivo le imprese hanno bisogno di sostegni economici per sviluppare, incrementare e rinnovare il proprio business.

La finanza agevolata è proprio uno di quegli strumenti, che può definirsi finanziario, idoneo ad assolvere tale funzione ovverossia sostenere gli investimenti e sviluppare l’attività imprenditoriale.

Le risorse provengono dall’Unione Europea, dallo Stato, dalle Regioni, dagli Enti Pubblici e privati che periodicamente, a seconda delle politiche adottate a livello europeo centrale e periferico, emanano bandi pubblici ai quali le imprese, sulla base dei requisiti richiesti dal bando, possono partecipare e ottenere le risorse messe a disposizione per la realizzazione degli investimenti agevolati.

Trattasi di risorse erogate a condizioni più favorevoli rispetto a quelle reperibili mediante i canali tradizionali (i.e. intermediari finanziari) e finalizzate a favorire diversi settori economici, a seconda delle priorità individuate dalle pubbliche autorità e in linea con le richieste del mercato.

La Finanza Agevolata è quindi parte integrante dell’economia aziendale, in quanto aiuta le imprese a reperire risorse finanziarie a condizioni vantaggiose.

Ma quali sono le imprese alle quali si rivolge la finanza agevolata?

I destinatari privilegiati della finanza agevolata sono le c.d. PMI (micro, piccole e medie imprese). Tra i vari settori di attività delle PMI, quello che certamente canalizza il maggior interesse del legislatore è quello manifatturiero, motore della crescita economica del paese.

Altra categoria privilegiata di destinatari è rappresentata dalla Start up e Star up innovative.

Non mancano tuttavia bandi che, oltre a rivolgersi alle PMI manifatturiere, si rivolgono alle Imprese Agricole, Artigiane, alle Grandi Imprese richiedendo per quest’ultimi progetti specifici di maggiore rilevanza economica.

Quali sono i principali costi agevolabili

Per utilizzare le risorse della Finanza Agevolata le imprese devono sviluppare prioritariamente un piano di investimenti. Coerentemente con le esigenze di sviluppo del proprio business (i.e.: costituzione di una nuova attività produttiva, ampliamento o modificazione di quella esistente etc…) e dunque in funzione degli investimenti programmati, le imprese sono in grado di individuare le diverse opportunità di finanziamento.

I costi agevolabili possono essere suddivisi nelle seguenti macrocategorie:

  1. Beni strumentali: rientra in questa categoria l’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, al fine di innovare e potenziare i processi produttivi, migliorare la qualità dei prodotti e servizi offerti e, conseguentemente, rafforzare la propria competitività sul mercato. L'acquisto di nuovi macchinari e impianti, spesso agevolato anche attraverso formule di leasing finanziario, secondo i paradigmi dell’Industria 4.0 e della Transizione 5.0, permette di ammodernare gli stabilimenti, ridurre i costi di produzione, ottimizzare i tempi di consegna e rispondere in modo più efficace alle esigenze di un mercato sempre più dinamico e globalizzato.
  2. Innovazione digitale e tecnologica: riguarda l’introduzione di tecnologie all’avanguardia finalizzate ad aumentare l’efficienza, la qualità dei prodotti e servizi, nonché la creazione di nuovi prodotti o servizi, rafforzando così la competitività dell’impresa stessa.
  3. Ricerca e sviluppo: vi rientrano i costi per la ricerca fondamentale, la ricerca industriale, lo sviluppo sperimentale, utili per le imprese che desiderano sviluppare nuovi prodotti, migliorare i processi produttivi e rafforzare la propria posizione sul mercato. Vi rientrano altresì i costi per l’innovazione tecnologica, il design, la protezione della proprietà intellettuale.
  4. Internazionalizzazione: all’interno di questa categoria è ricompresa la partecipazione a fiere ed eventi internazionali in presenza che virtualmente, in modo da promuovere la propria realtà e instaurare nuove relazioni commerciali. Rientrano altresì investimenti riguardanti l'apertura di nuove sedi all'estero, l'invio di missioni commerciali, l'assunzione di figure specializzate (i.e Temporary Export Manager), nonché l’adozione di piani di internazionalizzazione a 360° per favorire l'accesso a nuovi mercati e il rafforzamento della competitività a livello globale.
  5. Risorse Umane e formazione: ricomprende tutti quegli investimenti finalizzati alla valorizzazione del capitale umano mediante la realizzazione o acquisizione di corsi di formazione aventi ad oggetto diverse tematiche (es. cybersecurity, intelligenza artificiale, robotica collaborativa, IoT, sostenibilità, etc.). L’acquisizione di nuove competenze è funzionale al miglioramento dell’efficienza dei processi produttivi, allo sviluppo di nuovi prodotti, all’adattamento dei cambiamenti del mercato, all’attrazione di nuovi talenti.
  6. ESG, Economia Circolare ed Efficientamento Energetico

    Si promuovono azioni idonee a rendere le imprese più responsabili e competitive:

    · adozione di criteri di sostenibilità, ambientale, sociale e di qualità di governo delle imprese utilizzati per valutare il reale valore delle aziende e delle organizzazioni. Questo si traduce in una maggiore trasparenza, in una gestione più responsabile delle risorse e in un miglioramento della reputazione;

    · adozione di pratiche di economia circolare, come l'utilizzo di materiali riciclati, l'allungamento del ciclo di vita dei prodotti e l'ottimizzazione dei processi produttivi;

    · azioni per l'efficientamento energetico che permettono di ridurre i consumi energetici, diminuire le emissioni di gas serra e accedere a fonti di energia rinnovabile, contribuendo alla transizione verso un'economia a basso impatto ambientale.

Quali sono le caratteristiche di un'agevolazione


A fronte degli investimenti effettuati e dei costi sostenuti, le imprese ottengono determinate agevolazioni ognuna con proprie caratteristiche. Le principali agevolazioni erogabili sono:


  1. Contributo a fondo perduto: sovvenzione in denaro che non deve essere restituita. Generalmente calcolato in percentuale delle spese ammissibili.
  2. Contributi in conto interessi: sovvenzione in denaro in abbattimento del tasso d’interesse applicato dal soggetto finanziatore su un prestito
  3. Contributo in conto garanzia: sovvenzione in denaro in abbattimento del costo della garanzia ottenuta su un prestito
  4. Finanziamento agevolato: prestito di durata variabile concesso da un ente pubblico, da un istituto bancario o da entrambi a tassi e condizioni migliori rispetto a quelle standard di mercato.
  5. Credito d’imposta: credito che il contribuente vanta nei confronti dello Stato.
  6. Garanzia pubblica: forma di aiuto volta a facilitare l’accesso al credito attraverso una riduzione di rischio dell’ente finanziatore

Come massimizzare le agevolazioni: il ruolo delle premialità



Ai fini del riconoscimento delle agevolazioni ovvero dell’importo delle stesse, assumono un ruolo centrale le premialità. La presenza di premialità, laddove richieste, può comportare di fatto un aumento dell’importo dell’agevolazione erogabile oppure rappresentare un criterio di valutazione positivo del progetto proposto.

Le premialità si sostanziano in requisiti ulteriori richiesti ai beneficiari dei bandi. Tra queste assumono un ruolo centrale:

  1. Rating di Legalità: È un indicatore sintetico del rispetto di elevati standard di legalità e di una gestione aziendale trasparente, etica e virtuosa.
    È rilasciato dall’AGCM tramite l’assegnazione di un punteggio, misurato in stellette, compreso tra un minimo di una stelletta e un massimo di tre stellette a seconda del possesso dei requisiti minimi di legalità (i.e.: assenza di condanne penali) o di quelli aggiuntivi (a titolo esemplificativo e non esaustivo: adozione del Codice etico, adozione del rischio attraverso il Modello 231 etc…) in possesso dell’impresa.
    Possono richiederlo le imprese (sia in forma individuale che societaria) e gli enti che svolgono attività d’impresa, aventi sede operativa in Italia, e un fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso nell’anno precedente a quello della domanda. Dura due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta.

Il possesso del rating di legalità attribuisce vantaggi in sede concessione di finanziamenti pubblici, accesso al credito bancario e partecipazione agli appalti pubblici. In particolare, per quanto riguarda i finanziamenti pubblici, i bandi riconoscono, alle imprese in possesso del rating, una delle seguenti premialità: preferenza in graduatoria, attribuzione di un punteggio aggiuntivo, riserva di una quota delle risorse finanziarie allocate.

Possesso di Certificazioni. In particolare:

  • Certificazioni ambientali: attestati rilasciati da enti terzi idonei a certificare che l’impresa opera in modo sostenibile, mediante l’adozione di processi (certificazioni di processo) o la produzione di beni e servizi (certificazioni di prodotto) a basso impatto ambientale. A titolo esemplificativo ricordiamo le certificazioni ISO 14001, ISO 50001, EMAS, Ecolabel UE
  • Certificazioni della parità di genere: sistema introdotto dal PNRR volto a incentivare l’adozione di policy adeguate a ridurre il divario di genere per la crescita professionale delle donne. È quindi finalizzato a promuovere una maggiore inclusione delle donne nel mondo del lavoro e ad assicurare una maggiore qualità del lavoro femminile, ad esempio riducendo il divario retributivo di genere. La certificazione UNI/PdR 125:2022 prevede l’elaborazione di un piano strategico di azioni idonee a promuovere l’uguaglianza di genere. Una volta ottenuta è valida per tre anni.