Hai investito tempo e budget nel tuo magazine aziendale ma qualcosa non torna: visibilità organica sotto le aspettative, articoli che portano traffico poco qualificato, engagement debole sugli argomenti trattati.
La domanda che ci si pone in questi casi è sempre lo stessa: “Perché i miei contenuti sono poco performanti?”.
Sempre più spesso – complice l’algoritmo di Google via via più esigente in termini di qualità dei contenuti - la soluzione non è “scrivere di più”. La risposta, piuttosto, è da ricercare nei contenuti che hai già prodotto.
Nello specifico, programmare un’analisi data-driven sui contenuti informativi ti permette di vedere con chiarezza cosa funziona, cosa no e dove investire le risorse. Si parte quindi dall’analisi dei dati per poi arrivare a mettere a terra le decisioni strategiche per una Content Strategy efficace.
Se ti riconosci in almeno uno dei seguenti scenari, probabilmente è il momento giusto per fare una retrospettiva sull’efficacia dei contenuti del tuo sito web:
In tutti questi casi, continuare a produrre contenuti “a sentimento” porta caos, non valore. Quindi, che fare?
Per iniziare a produrre contenuti è fondamentale impostare un’analisi che segua un metodo chiaro. Di seguito riportiamo una possibile struttura di lavoro per impostarla correttamente.
1. Definire gli obiettivi: cosa vuoi capire davvero?
Prima dei numeri, servono le domande giuste. Ad esempio:
Senza un obiettivo chiaro, il rischio è quello di produrre un’analisi ricca di dati ma povera di takeaway.
2. Mappare il perimetro: che cosa stai analizzando?
In questa fase si definisce il perimetro di lavoro:
L’obiettivo è costruire una base dati solida da cui estrarre insight, non solo una lista di URL.
3. Analizzare performance, temi e formati
A questo punto arriviamo al cuore dell'analisi: l’incrocio tra dati quantitativi e analisi qualitativa. Ecco alcuni esempi di analisi:
4. Tradurre gli insight in azioni concrete
Un’analisi qualitativa dei contenuti è utile solo se porta a un piano operativo. Alcuni output tipici sono ad esempio:
• contenuti da ottimizzare (aggiornare, ampliare, riposizionare);
• contenuti da rimuovere;
• nuovi formati editoriali da utilizzare;
• nuovi topic e cluster da presidiare in base agli interessi reali dell’audience.
Un Content Audit – o Content Assesment - è un’analisi sistematica dei contenuti del tuo sito, con un focus specifico sulla parte editoriale (blog, magazine, guide o altre pagine di approfondimento).
L’obiettivo non è solo “fare pulizia” (Content Pruning) ma rispondere a domande molto concrete:
In altre parole: il Content Audit trasforma i contenuti prodotti in una mappa leggibile per aiutarti ad orientarti tra le opportunità e le criticità del tuo ecosistema editoriale.
Un Content Assessment è particolarmente utile quando:
• hai già un magazine ricco di pagine ma non sai quali contenuti spingono davvero il business;
• vuoi capire se stai parlando alle persone giuste o se, al contrario, stai intercettando un’audience distante dal tuo target;
• hai bisogno di valutare se i contenuti che funzionano di più sono anche quelli che sostengono gli obiettivi di business;
• devi verificare se il magazine sta costruendo nel tempo autorevolezza e coerenza con il brand o se è poco allineato ai valori e alle competenze della tua azienda;
• devi rivedere la tua Content Strategy e vuoi partire dai dati, non da intuizioni;
• stai pianificando un rebranding o un redesign della sezione editoriale o del sito e vuoi evitare di portarti dietro contenuti obsoleti e poco efficaci;
• vuoi dimostrare l’impatto del lavoro editoriale con numeri e insight concreti.
In tutti questi casi, il primo passo non è scrivere il prossimo articolo ma capire cosa ti stanno dicendo i contenuti che hai già pubblicato.
Se vuoi capire perché i contenuti editoriali del tuo sito non performano come vorresti, il nostro team può supportarti con un Content Assessment disegnato sulle esigenze del tuo business, costruito su analisi oggettive e pensato per generare azioni misurabili.
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