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Cos’è la Tassonomia UE e perché potrebbe cambiare l’economia e la finanza globali

La Tassonomia è una classificazione comune a livello UE delle attività economiche che possono essere considerate sostenibili dal punto di vista ambientale

Cos’è la Tassonomia

La Tassonomia è una classificazione comune a livello dell’Unione Europea delle attività economiche che possono essere considerate sostenibili dal punto di vista ambientale. È uno strumento per guidare le scelte di investitori e imprese verso la transizione e una crescita economica priva di impatti negativi sull’ambiente e, in particolare, sul clima.

La Tassonomia individua quindi le attività che possono essere definite eco-sostenibili. Un esempio su tutti per definirla: una attività quanta CO2 dovrà emettere?

Gli obiettivi dell’Unione Europea

Gli obiettivi primari che l’Unione Europea persegue, attraverso questo strumento, sono quelli di creare sicurezza per gli investitori (pubblici e privati), smascherare l’ecologismo di facciata (greenwashing) e uniformare il mercato definendo delle regole di sostenibilità comuni a cui riferirsi.

Altre finalità, non meno importanti, sono quelle di aiutare le aziende a diventare più rispettose del clima ed indirizzare gli investimenti verso progetti e attività sostenibili, raggiungendo così più prontamente gli obiettivi dell’Unione Europea in materia di clima ed energia per il 2030-2050.

Come sono state selezionate le attività eco-sostenibili?

Le attività sono state selezionate in base alla possibilità di contribuire a sei obiettivi ambientali identificati dalla Commissione Europea:

  1. mitigazione del cambiamento climatico;
  2. adattamento al cambiamento climatico;
  3. uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine;
  4. transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti;
  5. prevenzione e controllo dell’inquinamento;
  6. protezione della biodiversità e della salute degli eco-sistemi.

In particolare, la Tassonomia si è concentrata su macro-settori economici che contribuiscono maggiormente alle emissioni di CO2: agricoltura, pesca-silvicoltura, manifatturiero, elettricità, gas, riscaldamento, logistica e trasporti, costruzioni e immobiliare.

Cosa deve fare una attività per essere eco-sostenibile?

Per essere eco-sostenibile, un’attività deve soddisfare tre criteri:

  1. contribuire positivamente in modo sostanziale ad almeno uno dei sei obiettivi ambientali;
  2. non produrre impatti negativi su nessun altro obiettivo;
  3. essere svolta nel rispetto di garanzie sociali minime (per esempio, quelle previste dalle linee guida dell’OCSE e dai documenti delle Nazioni Unite come i diritti umani, la diligenza per una catena di approvvigionamento responsabile, ecc).

Tassonomia europea: i passi presenti e futuri

La Tassonomia è stata introdotta dal Regolamento UE 2020/852 per arrivare ad una economia “carbon free”. La Commissione UE ha stimato che per concludere il percorso verso una economia più rispettosa dell’ambiente (Agenda 2030) siano necessari investimenti annui pari a circa 520 miliardi di euro: le risorse pubbliche non sono sufficienti, è necessario ricorrere anche a quelle private. Il processo di approvazione degli atti delegati sta avvenendo gradualmente.

A giugno 2021 è stato pubblicato il Climate Delegated Act, che fornisce i criteri di screening tecnico per i primi due obiettivi: mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici. A luglio 2021 è stato adottato il Disclosure Delegated Act, che definisce gli obblighi di informazione e rendicontazione per le società sia finanziarie sia non finanziarie.

Il 2 febbraio 2022 la Commissione ha pubblicato l’Atto Delegato complementare sul clima, che inserisce nella Tassonomia il nucleare e il gas naturale, stabilendo però condizioni rigorose per la loro ammissione tra le attività transitorie verso la neutralità climatica.

Data la cautela con cui trattare queste due fonti di energia, alle quali sono associate anche controversie sul piano politico, compresa l’attuale guerra in Ucraina, l’atto resterà al vaglio del Parlamento e del Consiglio europei per quattro mesi, con possibilità di estensione per ulteriori due mesi. Alla fine di questo periodo, in assenza di obiezioni, l’atto entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2023.

Inoltre, nel lavoro della Commissione Europea per definire la finanza sostenibile c’è sicuramente margine di perfettibilità per quanto riguarda i criteri Enviroment, Social, Governance, ovvero gli ESG.

Possiamo dunque presumere la futura emanazione di criteri sociali e di governance che integreranno quelli ambientali nella definizione di attività sostenibili.

Con i suoi tempi, l’Europa arriva al traguardo. L’iter di approvazione e applicazione della Tassonomia è lungo e complicato, ma alla fine essa fornirà una guida univoca per determinare quali attività economiche e finanziarie potranno essere classificate come sostenibili.

La Tassonomia alla prova della guerra in Ucraina

Per mesi l’Unione Europea ha discusso sulla Tassonomia; per mesi si è discusso delle pressioni delle lobby, degli interessi nazionali, di quale forma di energia è da considerare green. Poi il 2 febbraio, dopo una lunga serie di rinvii, la Commissione Europea ha reso pubblico ciò che in realtà era già trapelato da tempo: nell’Atto Delegato complementare si definiscono “verdi” gli investimenti nel gas e nell’energia nucleare, a patto che rispettino determinate condizioni.

Il 24 febbraio, a circa tre settimane dalla scelta dell’Unione Europea, il premier russo Vladimir Putin ha avviato la guerra contro l’Ucraina ponendo in primo piano, tra gli altri aspetti, la dipendenza energetica dell’Europa nei confronti dell’ex Unione Sovietica. L’Europa importa infatti dalla Russia circa il 40% del gas che usa per i propri consumi. Una attività più rapida sulla Tassonomia avrebbe potuto favorire una maggiore indipendenza da parte dell’Europa?

È bene chiarire, innanzitutto, che la Tassonomia sarà operativa gradualmente a partire dal 2022 e solo per determinati soggetti economici indicati dalla stessa Commissione Europea (ad esempio attualmente vale solo per le grandi aziende). Mentre per quanto riguarda i Green Bond, se è vero che qualsiasi emittente voglia chiamare le proprie obbligazioni “green bond europei” sarà obbligato a stanziare i proventi per attività economiche che soddisfano i requisiti della Tassonomia, per il momento si tratta di un’adesione su base volontaria.

Perché la tassonomia è importante nella finanza sostenibile

Attenzione

I documenti sono in continua evoluzione dunque si consiglia di verificare sempre il loro stato di aggiornamento alla pagina internet ufficiale e dedicata della Commissione Europea .

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