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  • 19 marzo 2024
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Cos’è la politica monetaria e qual è il ruolo della Bce?

La politica monetaria è l'insieme degli interventi adottati da una banca centrale per controllare la quantità di moneta in circolazione. Lo scopo è di garantire la stabilità dei prezzi e la crescita economica.

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Cos’è la politica monetaria?

La politica monetaria si basa sulle decisioni prese dalla banca centrale di uno Stato ed influenza il costo e la disponibilità di denaro in circolazione allo scopo di raggiungere la stabilità dei prezzi, la crescita economica e una adeguata occupazione.

Quali tipologie di politica monetaria esistono?

Le politiche monetarie possono essere di due tipi: espansive o restrittive.

Politica monetaria espansiva: consiste nell’aumentare la quantità di denaro che circola in un paese per stimolare gli investimenti, ridurre la disoccupazione e raggiungere la crescita economica. Può creare inflazione.

Politica monetaria restrittiva: cerca di ridurre la quantità di denaro in circolazione per far diminuire l’inflazione. Quando si applicano politiche restrittive, c’è il rischio di rallentare la crescita economica, di aumentare la disoccupazione e di ridurre gli investimenti.

Chi si occupa della politica monetaria nell’Eurozona?

In Europa la politica monetaria è dettata dalla Banca centrale europea (Bce), il cuiobiettivo principale è quello di mantenere la stabilità dei prezzi, che è una delle condizioni principali per la crescita dell’attività economica e dell’occupazione.

Il tasso di inflazione ottimale per la Bce è vicino al 2%. La crescita dei prezzi non deve superare questa soglia che è indice di stabilità nel medio termine e di una situazione economica in crescita, infatti:

una inflazione in crescita (“galoppante”) può erodere il potere d’acquisto delle famiglie, rendendole più povere;

-al contrario una deflazione, ossia un’inflazione negativa con prezzi in calo, può bloccare l’economia poiché i prezzi di vendita delle imprese non coprono i costi di produzione e si prospetta una situazione di crisi.

Chi decide i tassi di interesse in Europa?

E’ sempre la Bce che decide i tassi di interesse in Europa, per garantire la stabilità monetaria in tutti i Paesi membri, e le sue funzioni sono analoghe a quelle svolte dalla Fed negli Stati Uniti d’America. 

La Bce periodicamente si riunisce e decide, in relazione all’andamento dell’economia, se adottare una politica espansiva, abbassando i tassi di interesse, oppure restrittiva,cioè innalzandoli rispetto ai livelli precedenti.

Cos’è il Quantitative easing (Qe)?

Il Quantitative easing (alleggerimento quantitativo) è una politica monetaria ultra-espansiva della Bce che interviene sui tassi d’interesse principali.

In altre parole:

-la Bce acquista titoli di stato dalle banche dell’area Euro;

il prezzo dei titoli aumenta e si crea moneta nel sistema bancario;

-i tassi di interesse diminuiscono e i prestiti diventano meno costosi;

le imprese e le persone fisiche possono contrarre più prestiti e spendere meno per rimborsare i debiti;

-ne deriva una ripresa dei consumi e degli investimenti che sostengono l’economia

-con l’aumento dei prezzi la Bce tiene sotto controllo il tasso d’inflazione mantenendolo intorno al 2%.

La Bce ha avviato nel marzo 2015 il Qe per contrastare i timori di deflazione e per accelerare l’uscita dalla crisi nell’Eurozona.

Oltre a generare nuova moneta, il Quantitative Easing (QE) ha infuso una maggiore fiducia negli operatori di mercato, fungendo da stimolo per promuovere una crescita economica controllata sotto la guida attenta della BCE

Il cambio di rotta: il Quantitative tightening (Qt)

Il 2 febbraio 2023 il Consiglio direttivo della Bce ha annunciato la decisione di invertire, a circa 8 anni dal suo inizio, la politica di Quantitative easing (Qe), cioè l’acquisto dei titoli emessi dai Paesi dell’Eurozona.

Il Qe ha portato negli anni a un rapido aumento della detenzione dei titoli di Stato non solo nel bilancio della Bce ma anche in quelli delle banche centrali nazionali dell’area dell’euro.

Durate la nuova fase, definita Quantitative Tightening, (normalizzazione del bilancio) la detenzione di titoli si è ridotta e i mercati finanziari hanno dovuto assorbire una quota crescente del debito precedentemente detenuto dalla Bce e dalle banche nazionali dell’Eurozona. 

In sintesi

Attraverso l’uso della politica monetaria, i paesi cercano di influenzare le loro economie controllando l’offerta di moneta per raggiungere i loro obiettivi macroeconomici che sono:

– controllo dellinflazione: mantenere il livello dei prezzi stabile e basso. Se l’inflazione è molto alta, si ricorrerà a politiche restrittive, mentre se l’inflazione è bassa o c’è deflazione, si ricorrerà a politiche monetarie espansive.

– riduzione della disoccupazione: cercare di mantenere al minimo il numero di disoccupati. Questo obiettivo sarà raggiunto utilizzando politiche espansionistiche per stimolare gli investimenti e la domanda di lavoro.

-realizzare la crescita economica: garantire che l’economia del Paese cresca per assicurare occupazione e gli investimenti. A tale scopo saranno utilizzate politiche monetarie espansive.

– migliorare la bilancia dei pagamenti: assicurarsi che le importazioni del paese non siano molto superiori alle esportazioni.

Come la politica monetaria della Bce ha condizionato le PMI nel 2023? Scoprilo leggendo il Rapporto Cerved PMI 2023